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Redazione di Met
Guardie zoofile dell’ENPA sequestrano un cane usato per accattonaggio
Privo del passaporto europeo è stato consegnato alla ASL Veterinaria per i controlli sanitari
La città di Firenze sempre più invasa da persone comunitarie e extracomunitarie dedite all’accattonaggio con animali, da tempo l’ENPA di Firenze comunica agli organi Istituzionali Locali il perseverare di individui che usufruiscono di animali per la pratica della questua obbligando gli animali a stare seduti e fermi per diverse ore sui marciapiedi della città al fine di lucro, nonostante il regolamento per la tutela animali n. 285 del 3/05/99 vieti tale pratica incivile.
Malgrado che, sistematicamente gli Agenti Zoofili del Nucleo Provinciale di Firenze abbiano provveduto a elevare sanzioni amministrative l’ultima modifica del regolamento comunale sulla tutela animali emanata in data 7/04/2014 cancella di fatto dall’art. 15 il sequestro degli animali (cuccioli) da tale tipo di attività illegale, togliendo così un deterrente importante.
Nell’ambito dei controlli su cittadini comunitari e extracomunitari che oramai hanno trovato senza un effettivo contrasto un’attività redditizia impietosendo i cittadini e turisti con l’uso di animali a loro seguito, sono stati individuati interi nuclei familiari che hanno creato da tale attività un vero e proprio sostentamento.
Di fatto emerge che tali persone sono senza fissa dimora, non parlano la lingua italiana, i cani vengono passati da una persona all’altra oppure introdotti dalle rispettive nazioni di provenienza con passaporti presumibilmente non regolari o falsi, con microchip di provenienza estera per cui è difficile l’identificazione anche dell’animale per la mancanza di iscrizione all’anagrafe canina regionale.
La Regione Toscana con la modifica alla Legge n. 59, ha dato un colpo di spugna anche al controllo anagrafico, modificando l’art. 40 che oggi prevede che in sede di prima contestazione il responsabile della violazione all’art. 24 (mancata iscrizione all’anagrafe canina regionale) ha 10 gg. di tempo per regolarizzare il cane in suo possesso.
In questo modo viene inibito ai controlli la possibilità di contestazione immediata e dando l’avvio ad una probabile serie di veri e propri abbandoni di animali nonché ad un sicuro e mancato introito dei proventi contravvenzionali nelle casse dei rispettivi comuni.
L’ultimo caso esemplare è accaduto la settimana scorsa in Piazza Stazione a Firenze, quando verso le ore 17,00 veniva controllata una cittadina di nazionalità Bulgara che chiedeva l’elemosina con il proprio cane di razza meticcia risultato al riscontro privo di microchip e passaporto.
Questa volta per fortuna la violazione è stata supportata dalla normativa nazionale che vieta l’introduzione in Italia di animali privi di passaporto europeo, per cui il cane è stato sottoposto a sequestro amministrativo e consegnato alla competente ASL Veterinaria per i controlli sanitari.

15/05/2015 16.50
Redazione di Met


 
 


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