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Comune di Firenze
Calcio Storico Fiorentino nobile arte del buon governo nella spettacolarità medicea
La presidente M. Federica Giuliani: "La spettacolarità del gioco, non solo intrattenimento ma anche riflessione sul vivere civile nel nome della bellezza e della cultura"
Nell'imminente appuntamento delle partite del Calcio Storico Fiorentino, la V Commissione Consiliare Cultura ha ricevuto stamani il Prof. Alessandro Magini, un'audizione preziosa che ha messo in risalto le origini del Calcio Storico Fiorentino nel contesto della spettacolarità medicea. Il Trattato sul gioco del calcio di Giovanni Maria Bardi, un testo del XVI secolo, descrive le regole in modo dettagliato e mette in evidenza come questo "spettacolo" avesse non solo una funzione di puro intrattenimento ma servisse soprattutto per l'educazione del buon cittadino, in nome della "onorevolezza", della nobiltà di spirito e in particolare per la formazione del corpo e della mente. Il Principe stesso scende in campo e, come tutti gli altri giocatori, "suda e sputa sangue", nel rispetto e nell' equilibrio delle opposte forze che combattono in campo.
Oltre al Trattato di Giovanni Bardi il gioco del calcio venne descritto in vari testi e usato come metafora del rapporto fra la sfera, la "palla", e lo stemma mediceo: la sfera intesa come sole, al centro di un cosmo armoniosamente governato.
"Questo argomento fa parte di un più ampio settore di studi tesi ad approfondire e divulgare la storia di Firenze attraverso la particolare ottica del casato Bardi che ha dato alla città di Firenze personaggi di grande rilievo, ma poco noti. Studi che offrono un collegamento fra la tradizione umanistica e la cultura e l'arte contemporanea" sottolinea con approfondita conoscenza il professor Alessandro Magini. (s.spa.)

11/06/2015 16.08
Comune di Firenze


 
 


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