MET

Lunedì mattina, 3 agosto, la polizia ha fermato due uomini ritenuti responsabili di una rapina consumata sabato sera presso un negozio di telefonia in via Pratese.

Durante la fuga i rapinatori avrebbero anche rischiato di investire la proprietaria dell’esercizio che si era messa davanti alla loro autovettura per non farli scappare.

Secondo quanto ricostruito, quella sera poco dopo le 19.00, due soggetti, dopo essersi finti clienti del negozio, si sono fatti aprire la vetrina degli smartphone in esposizione; ma appena la titolare ha tolto il lucchetto di sicurezza la donna si è ritrovata a terra spinta violentemente e i rapinatori hanno afferrato tre costosi telefonini per un valore commerciale complessivo di oltre 2000 euro.

Rialzata in piedi la vittima non si è data per vinta e, uscita in strada, ha tentato di inseguire i malviventi che saliti a bordo di un’autovettura - con targa francese - durante la loro fuga hanno quasi rischiato di investirla.

La polizia si è immediatamente messa sulle tracce dei fuggitivi e, grazie alle descrizioni fornite, la Sala Operativa della Questura ha diramato una dettagliata nota di rintraccio a tutte le pattuglie sul territorio.

Per le successive 36 ore i poliziotti hanno continuato senza sosta le ricerche dei rapinatori fino a quando ieri mattina a Novoli una volante ha notato un’auto grigia che corrispondeva a quella segnalata dalla testimone.

Gli agenti hanno subito effettuato una serie di accertamenti per risalire ai materiali utilizzatori della vettura “incriminata” e dopo aver fatto un giro in zona sono riusciti a scoprire che l’auto in questione era in uso ai due uomini successivamente finiti in manette.

Individuato il loro appartamento, non molto distante dal luogo dove era stato rinvenuto il mezzo, la polizia è andata a farli visita recuperando nell’abitazione parte del bottino di sabato, ovvero due dei tre telefonini rubati.

Durante il controllo i due cittadini stranieri hanno anche esibito due patenti di guida, risultate poi false, dalle quali risulterebbero: uno, un cittadino georgiano di 33 anni, l’altro, un cittadino lettone di 36. Entrambi, sotto vari alias, erano tuttavia già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia.

La parte lesa ha riconosciuto sia i fermati, come autori della rapina, che l’autovettura utilizzata dagli stessi per la fuga.

I rapinatori sono così finiti a Sollicciano in stato di fermo di polizia giudiziaria.