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Lavoro, incontro, farsi prossimi: queste le parole chiave del discorso tenuto dal “pellegrino” Papa Francesco questa mattina in piazza Duomo a Prato. Oggi è una giornata storica per la nostra città, dove ognuno deve rinnovare il proprio impegno e seguire il nostro pastore, le sue parole, sottolineate anche dal nostro vescovo Agostinelli. Le Acli pratesi faranno di tutto per cingersi i fianchi e “uscire” per mettersi in cammino. Un cammino rischioso, ma come dice il Santo Padre “non c’è fede senza rischio”.

Come Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani di Prato metteremo in campo tutte le nostre energie contro “il lavoro non degno”, contro la corruzione, l'illegalità e lo sfruttamento. Cercheremo con tutti i nostri mezzi di cambiare la mentalità della redditività a tutti i costi a discapito della dignità umana: non lavoriamo per campare, non lavoriamo per fare “i soldi”, lavoriamo per realizzarci, lavoriamo per rendere dignitosa sotto tutti gli aspetti l’umanità, eliminando ogni forma di schiavitù, anche nelle sue accezioni più contemporanee. Incoraggeremo i giovani “a non cedere mai al pessimismo e alla rassegnazione”, confidando nella nostra Madre Santa, Maria, “che è vicina e consola sempre, perché è Madre”.

Le immagini di questa mattina rimarranno impresse nei nostri cuori per sempre, come Acli ci impegneremo a far diventare concrete le parole che Papa Francesco ha detto a tutta la città.

Stefano Gelsumini
Presidente Acli Prato