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Inaugurati a Campi Bisenzio i nuovi ambulatori della Rete PAS presso la sede della Pubblica assistenza in via Orly 35, alla presenza del sindaco Emiliano Fossi, l’assessore alla salute Luigi Ricci, il presidente della Pubblica assistenza Giovanni Militello e il presidente della Fondazione PAS Mario Pacinotti.
I nuovi ambulatori, che saranno aperti a partire dal prossimo lunedì 23 novembre, si estendono su ben 250mq di superficie, ma è solo l’inizio di un piano di investimenti che già prevede ampliamenti e nuovi servizi, primo fra tutti la mammografia. Gli ambulatori della Rete PAS contano su oltre 150 medici e offrono, su tutti i territori coperti, servizi sanitari di qualità a tariffe sociali, in una logica di integrazione al servizio pubblico. L’orario di apertura è una piccola innovazione di per sé: sarà dalle ore 14:00 alle ore 20:00 dal lunedì al venerdì e dalle 8:30 alle 12:30 il sabato, nell’ottica di fornire un servizio di qualità che vada sempre incontro ai bisogni dei cittadini, in particolare di chi lavora.
“Con l’apertura degli ambulatori qui a Campi, andiamo a completare la nostra rete di servizi sanitari non profit, che, con le sue cinque sedi, copre già i territori di Firenze, Scandicci e Pontassieve – Ha affermato il presidente della Fondazione PAS, Mario Pacinotti – Noi vogliamo essere uno strumento delle pubbliche assistenze utile a fornire ai cittadini servizi sociosanitari di qualità, partendo sempre dai nostri soci, che ormai hanno superato quota 80 mila”.
"E' stato un percorso non privo di difficoltà, - ha aggiunto il presidente della Pubblica di Campi Giovanni Militello - ma oggi possiamo essere orgogliosi e soddisfatti, perché andiamo a dare una risposta chiara e concreta alle domande dei nostri soci e dei nostri concittadini".
"Con oggi si compie un lavoro lungo mesi, che apre nuove potenzialità e possibilità per l'offerta sociosanitaria del territorio - ha sottolineato il sindaco di Campi Emiliano Fossi - è anche un tassello fondamentale nel percorso che porta ad un ripensamento complessivo della sanità attraverso la riforma regionale".