MET

C’era, e non poteva essere altrimenti, un pizzico di delusione nel viso dei tanti giornalisti sportivi intervenuti al Circolo del Tennis Firenze. Il personaggio più atteso, Paolo Lorenzi, numero 3 d’Italia e 50 al mondo, non è potuto essere presente alla conferenza stampa di presentazione della nuova collaborazione tecnica tra Circolo Tennis Firenze e azienda Australian, di cui Lorenzi è uomo immagine, in quanto è stato impegnato nel torneo di doppio di San Paolo (Brasile) in coppia con l’altro azzurro Marco Cecchinato fino a mercoledì notte. Non è stato possibile, quindi, trovare una situazione positiva atto a farlo essere essere presente.
Questa è stata la motivazione data dal numero uno dell’azienda Australian Giordano Maioli che al “club delle Cascine”, così ama chiamarlo dati i suoi precedenti tennistici, era presente per sancire la collaborazione tecnica con il Presidente del Circolo del Tennis Sandro Quagliotti. Con Giordano Maioli , direttore generale dell’azienda milanese, è intervenuto anche il responsabile marketing Filippo Colosimo.
Presente alla conferenza anche il Presidente della Federtennis Toscana Paolo Antognoli che ha ribadito l’importanza della prestigiosa azienda di abbigliamento sportivo in campo italiano, particolarmente in quello tennistico.
L’azienda Australian deve il proprio nome allo strapotere del tennis australiano negli anni 50, anni che, appunto, videro nascere la ditta italiana che adoperò il logo del canguro.
Naturalmente si è parlato anche di attività tennistica del Circolo del Tennis che, dopo i buoni risultati della scorsa stagione, tende a incrementare ulteriormente quelli del settore di base onde rinverdire i magici momenti del tennis di qualche anno addietro. Fabrizio Fanucci, in qualità di direttore tecnico del club, si è dimostrato molto motivato ed ha parlato delle squadre che saranno presentate al via dei campionati federali con ottime prospettiva da parte del team di serie “B” maschile di essere promosso in A2 e della squadra di serie “C” femminile di passare di categoria. Come nome di giocatrice dalle grandi speranze si è limitato a fare quello dell’undicenne Anna Paradisi, tennista di cui si dice un gran bene non solo negli ambienti del club, ma anche in quello dei tecnici federali.