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Redazione Met Sport
I Guelfi rialzano la testa, arriva il primo acuto in Prima Divisione
Il derby dell’Appennino è in archivio, così come la prima vittoria in assoluto dei Guelfi Firenze in Prima Divisione
azione dei Guelfi
I gigliati rialzano la testa dinanzi al pubblico amico, stipato sulla gradinata del nuovissimo Guelfi Sport Center. Prova di grande carattere quella dei gigliati, che mostrano sin da subito i muscoli nei confronti dei Bologna Warriors, unica formazione della massima serie a non schierare giocatori stranieri. I recuperi di atleti come Bardini, De Vitis e Parronchi si sono fatti sentire per i viola, forti anche dell’innesto dell’oriundo Paul Vellano al posto dell’infortunato Adam Ghadban. Una vittoria, quella giunta davanti agli occhi dell’Assessore allo Sport del Comune di Firenze, Andrea Vannucci, che ha infuso nel gruppo una nuova carica ed una forte consapevolezza nei propri mezzi. Il 39-6 con il quale sono stati liquidati i felsinei è sintomo di una decisa reazione alla scoppola incassata dai fiorentini sul campo dei Lazio Marines solo qualche settimana fa. Il gruppo tornerà a lavorare da domani per prepararsi alla partita del 23/04, ancora fra le mura amiche, contro i Grizzlies Roma, altra avversaria diretta nella lotta salvezza.

La cronaca del match:
Dopo il simbolico calcio d’inizio effettuato dall’Assessore Vannucci, il match prende definitivamente il via con l’intercetto di Benoni al primo lancio di Slusarz, “Super” entra quindi indisturbato in end zone e S. Petrucci converte il punto addizionale. 7-0. Le sicurezze dei Warriors sono già intaccate, three-and-out e super ritorno di Kyle Griffin fino alle 12 yards offensive. Bologna che però tiene in difesa e Firenze si deve accontentare di 3 punti su field goal di S. Petrucci. 10-0. L’attacco ospite inizia ad ingranare, Parlangeli è autore di un big play su ricezione ma un fumble di Berezan su corsa permette ai Guelfi di tornare in possesso della palla grazie ad un lesto Perasole, più veloce di tutti nel fiondarsi sulla palla vacante. L’attacco toscano non produce punti, ma Slusarz lancia ancora un intercetto per i felsinei con Griffin a recuperare l’ovale. Il secondo quarto si apre con altri tre punti a firma S. Petrucci. 13-0. Warriors che puntano tutto sulle corse, trovano la conversione di un quarto down con Cira e poi sfondano in end zone con Slusarz. Lo stesso quarterback però fallisce il calcio del punto addizionale. 13-6. Dobson orchestra quindi un lungo drive ed alla fine pesca Gianluca Mannatrizio per il touchdown su ricezione. 20-6. Un’incomprensione dei bolognesi sul ritorno consente a Morara di recuperare palla, secondo fumble di giornata per gli ospiti. Uno snap sbagliato al momento del field goal non dà però modo a S. Petrucci di aggiungere altri tre punti al tabellone. L’attacco di Bologna però non fa in tempo a rientrare in campo che Slusarz lancia ancora fra le mani di un defensive back viola e S. Petrucci ne approfitta per andare fino in fondo e segnare il 27-6, risultato che non muterà più prima dell’intervallo. Attacchi un po’ in difficoltà alla ripresa delle ostilità, ma i Guelfi si sbloccano con il terzo drive del secondo tempo e segnano su ricezione di Bardini. Stavolta la difesa ospite non consente a S. Petrucci di convertire il punto addizionale. 33-6. Tocca dunque a Paul Vellano fare la voce grossa sul successivo attacco di Bologna, per lui due sack e due placcaggi fra fine della terza ed inizio della quarta frazione di gioco. Prima del fischio finale c’è dunque spazio per un lancio da 40 yards di Dobson, ricevuto con grande classe da Mannatrizio e per il successivo touchdown su corsa dell’uomo di Mankato, MN. 39-6 che sarà anche il risultato finale, nonostante il secondo intercetto di giornata di Kyle Griffin.

Questo il commento dell’head coach dei Guelfi Firenze, Matteo Dinelli, nel post partita:

Che sapore ha questa vittoria?
“La vittoria mancava e quindi fa solo bene, sia al morale che alla città, visto che ha coinciso con l’inaugurazione dello stadio. Questo impianto è una cornice fantastica e non meritava che un inizio così. Abbiamo avuto sin da subito la partita in mano, anche per errori dell’attacco dei Warriors Bologna. Non posso che essere soddisfatto e dare un giudizio positivo ai miei giocatori. E’ vero però che ci sono stati errori e penalità che in partite più combattute avrebbero potuto avere un peso specifico maggiore. Quando si vince con più di trenta punti di scarto si deve essere soddisfatti, la nostra stagione inizia da qui e queste sono le partite in cui ci giochiamo il tutto per tutto. Lo avevo detto anche ai ragazzi, da ora in poi giocheremo delle finali. Il nostro obiettivo resta la salvezza, ma con tutta la squadra al completo, se escludiamo alcune assenze di routine per una formazione di football americano, ed alcuni adattamenti siamo andati meglio. La difesa bolognese è sempre posizionata benissimo in campo, ma l’attacco soffre ovviamente l’assenza di uno straniero che fa la differenza”.

Kyle Griffin molto più al centro dell’azione stavolta, avete fatto degli aggiustamenti?
“Griffin è un giocatore di livello ed intensità superiori. Forse ha pagato, nelle prime partite, non tanto il suo ruolo a livello di posizionamento, ma l’adattamento richiesto dal football che giochiamo in Italia, un qualcosa di completamente diverso rispetto a quanto vediamo nella First Division NCAA. In queste settimane si è preso più responsabilità e ha cominciato a giocare adeguandosi agli attacchi nostrani. Per me è stato uno degli MVPs della partita, tanti placcaggi e velocità rara. E’ un leader, ma aveva bisogno di una fase di rodaggio con la nostra difesa”.

Come hai visto i giocatori che rientravano da dei lunghi stop?
“Abbiamo avuto una linea di difesa completa e questo ci dava modo di alternare i giocatori. Ho visto comunque troppe penalità e su questo genere di errore non transigo. Abbiamo avuto tutti i ricevitori titolari presenti, nonostante qualcuno sia a metà servizio. E’ ovvio che avere un roster lungo sia fondamentale per ottenere dei risultati visto che puoi concedere a tutti un po’ di riposo durante il match”.

Ti aspettavi tutta questa gente?
“Sì, mi aspettavo di vedere la tribuna piena. Il tifo deve essere adeguato alla piazza e questa è una grande città. Noi vogliamo radicare questo progetto a Firenze, la gente ci deve seguire con entusiasmo. E’ la stagione d’esordio, ma tutto questo ci deve servire per gettare le basi per qualcosa d’importante. Il supporto del pubblico è fondamentale, altrimenti non sarebbero il dodicesimo uomo. Voglio ringraziare a nome di tutto lo staff le persone venute a seguirci quest’oggi”.

Vietato rilassarsi adesso o sbaglio?
“Nel prossimo weekend non giocheremo, abbiamo quattro allenamenti per preparare al meglio la sfida contro i Grizzlies Roma, altra squadra che condivide con noi l’obiettivo salvezza. Sarà una nuova finale, ci dovremo far trovare pronti ed eliminare quegli errori che abbiamo commesso”.

11/04/2016 16.42
Redazione Met Sport


 
 


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