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E’ cresciuto a Greve in Chianti con la passione per il ciclismo condivisa con il padre fin dall’età di otto anni. Un amore che, in occasione della tappa Chianti Classico Stage in programma il 15 maggio a Greve in Chianti, si riaccende in Simone Borgheresi, ciclista professionista, corridore di alto livello al fianco di Marco Pantani, istruttore e direttore sportivo. E' lui il prossimo cittadino onorario di Greve in Chianti che il sindaco Paolo Sottani omaggerà con la consegna dell'onorificenza, prevista nella consueta cerimonia di fine estate. “Simone Borgheresi – ha dichiarato il sindaco Sottani - incarna i valori più veri dello sport che si esprimono attraverso una passione radicata per il ciclismo, il suo impegno per questa disciplina si è contraddistinto per il carattere di forte condivisione, coesione sociale e formazione nel tessuto associativo ed educativo legato all'attività di ciclista e allenatore”.

Simone Borgheresi inizia a correre nel 1976 per la squadra del paese, la Ciclistica Grevigiana. Il talento cresce nel corso degli anni fino ad approdare al professionismo nel 1991, dopo aver corso con svariate società tra cui l'Aquila di Ponte a Ema, squadra dove ha militato Gino Bartali, poi successivamente la Mapei e dal '97 al 2002 la Mercatone Uno. L'atleta grevigiano ha vinto cinque gare da professionista. Tanti i successi vissuti e condivisi da Borgheresi. “Sono tanti i traguardi raggiunti negli anni – commenta - ma con piacere ricordo l'ovazione delle migliaia di persone presenti al giro d'onore ai Campi Elisi, a Parigi, dopo l'ultima tappa del Tour de France vinto da Marco Pantani e la stretta di mano sul palco, a conclusione della tappa conquistata alla Vuelta Aragona, con Miguel Indurain che si complimentò con me perché non era riuscito a riprendermi sulla salita finale dell'arrivo”. A 34 anni Borgheresi conclude la carriera di ciclista e apre quella di allenatore e direttore sportivo. “Ho allenato - prosegue - squadre dilettantistiche under23, squadre Continental e squadre professionistiche fino al 2014”. Anche in veste di allenatore l'ex ciclista vanta successi di alto livello contribuendo a formare alcuni ragazzi che oggi corrono da professionisti nella novantanovesima edizione del Giro d'Italia. “Il ciclismo - è uno sport che consiglio a tutti i bambini, forgia il carattere, permette di conoscere e sperimentare lo spirito di sacrificio, diverte e invita tutti a gareggiare. Il bello del ciclismo è che mette nessuno in panchina”.