Recuperare le bellezze storico-artistiche dell’Italia, affinché possano tornare a beneficio dell’intera collettività. Questo l’obiettivo del Governo Renzi attraverso l’iniziativa
bellezza@governo.it, mediante la quale viene offerta un’opportunità imperdibile per tutti i progetti che saranno presentati entro il 31 maggio. Sul piatto ci sono infatti ben 150 milioni di euro, e una commissione ad hoc stabilirà nel giro di poche settimane i progetti meritevoli di finanziamento. La risposta di Castelfiorentino non si è fatta attendere: è già pronto infatti un progetto di recupero del Monastero di Santa Maria della Marca, che contempla la realizzazione di un nuovo polo culturale multifunzionale attraverso il restauro dell’antica Chiesa e la riqualificazione dell’area esterna, che potrà così essere utilizzava anche per attività estive.
Il progetto è stato presentato questa mattina dal Sindaco, Alessio Falorni, dalla senatrice, Laura Cantini e dal Vescovo di Volterra, Alberto Silvani. Sono intervenuti il Vicesindaco Claudia Centi e i rappresentanti dell’associazione “Sveliamo la Marca” che in meno di un anno hanno svolto un lavoro enorme per accendere i riflettori su questo importante complesso storico-artistico, già sottoposto ad un primo considerevole intervento da parte del Comune nel 2003 che ha portato alla realizzazione della nuova sede della Scuola di Musica (nonché della Filarmonica “G. Verdi”).
Il nuovo progetto è articolato su due livelli: anzitutto il completo recupero funzionale della Chiesa di Santa Chiara, dalla quale sono emersi peraltro alcuni preziosi affreschi (uno di questi è già stato restaurato recentemente, nel 2015) che sarebbe importante riportare al loro antico splendore, unitamente al restauro delle decorazioni e ad altri elementi di pregio come ad esempio l’altare maggiore, la fonte battesimale, l’organo a canne. Inoltre la sistemazione dell’area esterna, ovvero la piazza che si trova all’interno del complesso monastico. Un intervento che risponde sia a necessità di tipo tecnico (evitare infiltrazioni e allagamenti della chiesa) sia alla possibilità di reinventare questo spazio per potervi ospitare eventi culturali all’aperto. In altre parole, un’area di cui possa beneficiare la stessa Chiesa (magari per esigenze di culto) oppure la Scuola di Musica, la Filarmonica “G. Verdi” e le associazioni, a partire dall’associazione “Sveliamo la Marca” fino agli “Amici della Lirica Umberto Borsò” per i quali il Monastero rappresenta già un punto di riferimento.
“Con questo progetto – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – puntiamo alla realizzazione di un polo culturale multifunzionale, in grado di coniugare in modo virtuoso le esigenze spirituali, proprie di un luogo di culto, con le enormi potenzialità artistiche e culturali di questo monastero, alcune delle quali sono venute alla luce di recente grazie anche all’impegno della nuova associazione “Sveliamo la Marca”, e delle scuole primarie di Castelfiorentino. Un’attività preziosa per richiamare l’attenzione della comunità sull’importanza di valorizzare questo significativo tassello del nostro patrimonio artistico che potrebbe tornare a disposizione della cittadinanza attraverso una serie di attività culturali ed eventi di rilievo. Ricordo che ogni cittadino può inviare una semplice mail per rafforzare l’attenzione intorno a questo progetto. Credo che l’impegno congiunto di tutti, dal Comune alla senatrice Cantini, al Vescovo Silvani, fino ad arrivare ai rappresentanti dell’associazione “Sveliamo la Marca”, possa costituire già un ottimo presupposto per sperare di poter rientrare nei progetti finanziati da questa ottima iniziativa promossa dal Governo”.
Come si ricorderà, le origini del Monastero di Santa Maria della Marca sono antichissime. Secondo una tradizione ormai consolidata, le radici dell’insediamento risalgono addirittura alla visita che San Francesco fece a Castelfiorentino intorno al 1210. La Chiesa di Santa Chiara (come la conosciamo oggi) risale invece al XVII secolo ed è stata chiusa circa trent’anni fa per lasciare spazio alla Chiesa moderna che è stata edificata nei pressi del Monastero. L’Associazione “Sveliamo la Marca” si è particolarmente impegnata fin dalla sua nascita (che non ha ancora compiuto un anno di vita) nel recupero della Chiesa e nella valorizzazione del complesso. In particolare, dopo il restauro nel 2015 di un importante affresco del XIV secolo, ha promosso una serie di eventi, coinvolgendo le scuole (le primarie “Roosevelt” e “Di Vittorio” l’hanno adottata nell’ambito del Concorso nazionale promosso dalla Fondazione Napoli Novantanove) e collaborando attivamente ad una pubblicazoine che è stata presentata alcune settimane fa durante il “Festival del Libro illustrato” (“Il Monastero di Santa Maria della Marca”, a cura di Massimo Tosi,
Il comunicato della senatrice Laura Cantini:
Il primo maggio il Consiglio dei Ministri ha finanziato un miliardo di euro, finalizzato a rafforzare l'offerta culturale del nostro Paese e potenziare la fruizione turistica, con interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, con particolare riguardo al sistema museale italiano. In particolare, a beneficiare del piano saranno grandi completamenti di interventi già in corso sulle principali eccellenze italiane, quali Pompei, Ercolano, la Cittadella di Alessandria, la Reggia di Caserta e gli Uffizi di Firenze. Di pari passo sono stati però riservati 150 milioni di euro per recuperare i luoghi culturali dimenticati, sul territorio, che fanno dell'Italia un unico esempio di "museo diffuso" . Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno perciò segnalare all'indirizzo di posta elettronica
bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.
Non appena ho sentito le parole con cui il Presidente Renzi ha presentato questa iniziativa ho pensato che a Castelfiorentino potevamo concorrere al finanziamento del progetto di recupero della vecchia e bellissima chiesa di Santa Maria della Marca, infatti elemento fondamentale per accedere ai finanziamenti sarà la qualità della infrastruttura e del progetto che presentiamo, ma anche e direi soprattutto l'avere sviluppato intorno all'intervento proposto un movimento "civico" che ne sostiene il recupero non solo chiedendo ma anche "facendo". In questo caso la chiesa, che appartiene al FEC (fondo di edilizia del culto) e in uso alla parrocchia e all'annesso convento, è stata oggetto di una iniziativa di volontariato che ha visto nascere una associazione (Svegliamo la Marca) che ha sviluppato iniziative di valorizzazione della chiesa all'interno del quartiere, impegnandosi nella sua riapertura e anche nella realizzazione di alcune primi lavori, a partire dalla progettazione della ristrutturazione e dal restauro di affreschi presenti, sotto l'egida ed il controllo della Sovrintendenza.
Per l'importanza e il valore di questo luogo, 10 giorni fa ho cercato i membri della associazione e della parrocchia per informarli della iniziativa del Governo e per sollecitarli a presentare il progetto di recupero della chiesa. Oggi siamo qui "tutti insieme" per dimostrare la nostra volontà comune nell'appoggiare e sostenere il progetto di recupero della Chiesa di Santa Maria della Marca.
Sappiamo che l'iniziativa promossa dal Governo Renzi sta raccogliendo numerosissime richieste via mail e perciò non abbiamo alcuna certezza del successo di questa nostra iniziativa ma sappiamo anche, per l'esperienza acquisita nel corso degli anni, che così facendo poniamo comunque le basi affinché, dopo l'avvenuto restauro della Chiesa di Santa Verdiana con il suo annesso museo, e successivamente della Chiesa di San Francesco, poste nella diocesi di Firenze, si possa giungere anche al recupero e restauro delle bellissime chiese collocate nella parte di Castelfiorentino situata nella Diocesi di Volterra. La chiesa di Coiano sulla antica via Francigena e la Chiesa di Santa Maria della Marca posta sulla via del sale sulla antica direttrice per Volterra.
La Senatrice
Laura Cantini