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Non-profit in provincia di Firenze
Alternanza scuola-lavoro nelle sedi dell’Unione italiana ciechi
Quatraro: “Le giovani generazioni ci vedranno con occhio diverso”
Antonio Quatraro
Gli studenti toscani potranno svolgere l’alternanza scuola-lavoro nelle sedi dell’Unione italiana ciechi. E’ un percorso soprattutto improntato alla solidarietà e all’inclusione quello che nasce grazie all’accordo stipulato tra l’Uic Toscana e l’Ufficio scolastico regionale. Come è noto, in virtù della Buona Scuola gli studenti devono alternare le normali lezioni in classe ad un periodo di attività ‘sul campo’. E cos’è più formativo di un periodo trascorso in una realtà che da sempre si occupa di favorire l’inserimento nella società dei diversamente abili? In questo senso il protocollo firmato stamani in via Mannelli è innovativo.

“Attorno ai ciechi e agli ipovedenti spesso c'è una sottile pellicola che impedisce una relazione spontanea e naturale – afferma Antonio Quatraro, presidente Uic Toscana -. Grazie a questo protocollo, noi saremo meno stranieri in patria, perché i giovani ci potranno conoscere per come siamo e per come vogliamo essere guardati, ovvero come persone fra persone. Certo, abbiamo necessità specifiche, che però nulla tolgono alla nostra umanità”. Insomma, aggiunge Quatraro, “ai giovani vogliamo portare la testimonianza che tra disabilità e diversabilità la differenza la fa proprio l’aiuto giusto”.

In concreto, a partire dal prossimo anno scolastico i ragazzi potranno assistere i non vedenti. Ma non solo. Chi studia informatica proverà a migliorare i programmi usati da chi non vede o vede poco. Mentre i futuri geometri potranno offrire il loro contributo per provare a eliminare le barriere architettoniche dalle nostre città. “Le possibilità sono molteplici”, sorride Quatraro.

Nel protocollo si parla anche di “incrementare, in sinergia con le istituzioni scolastiche, l’educazione degli studenti alla solidarietà, con l’intento di informare e di sensibilizzare gli alunni e il personale docente alle tematiche relative alle disabilità sensoriali e alla loro prevenzione”. Spazio poi ad “azioni formative finalizzate all’acquisizione di corretti stili comportamentali e relazionali in materia di solidarietà riguardo alla cecità”.

L’Uic organizzerà inoltre sul territorio incontri di sensibilizzazione sui temi della prevenzione delle patologie visive ed eventi per far sì che le giovani generazioni sappiano meglio approcciarsi ai coetanei con disabilità visiva. Ancora, tra i punti c’è anche la “diffusione di buone prassi in relazione alla qualità dell'inclusione scolastica di allievi non vedenti e ipovedenti”.

05/07/2016 13.54
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