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L’amministrazione comunale di Montelupo da anni effettua un monitoraggio costante della popolazione in età scolare e prescolare al fine di adeguare i servizi alle reali necessità del territorio.

L’analisi dei dati è quindi un presupposto essenziale per i cambiamenti che saranno introdotti dai prossimi anni e sui quali, indirettamente, il Consiglio Comunale è stato chiamato ad esprimersi.

Ieri sera è stata affrontata anche la variazione al piano di alienazione degli edifici pubblici; nell’elenco troviamo anche l’immobile che attualmente ospita l’asilo nido “Il Giuggiolo”.

«Immagino che sia una scelta che possa sorprendere, ma è il frutto di un ragionamento che tiene conto di molteplici aspetti – spiega l’assessore alla scuola, Simone Londi – adesso la presenza di bambini residenti a Montelupo nei nostri nidi è sottodimensionata rispetto alle reali possibilità.

Le domande pervenute per l’asilo nido sono andate diminuendo negli ultimi anni: siamo passati dalle 147 del 2013 alle 60 del 2016. Con questi numeri, a settembre nei nidi comunali ci saranno 9 posti vuoti, destinati fisiologicamente ad aumentare, nonostante siano stati accettati 5 bambini non residenti».

In base alla nuova normativa regionale il nido Madamadorè, a seguito di una revisione dell’organizzazione del personale e degli spazi potrà accogliere fino a 72 bambini.

A questo si aggiunge che ogni anno la Regione Toscana, in caso di lista di attesa per i nidi pubblici trasferisce ai comuni risorse per collocare i bambini in più in strutture private. A Montelupo sono presenti 3 asili nido privati, accreditati sotto la supervisione della pedagogista comunale.

Bisogna poi considerare che il “Giuggiolo” presenta alcune carenze strutturali: non esiste una zona cucina, la zona sporzionameto per i pasti è piccola e poco funzionale, manca uno spazio da destinare alla funzione di ufficio e di spazio per i colloqui e ci sono oggettivi problemi di parcheggio.

Il servizio pubblico offerto alla cittadinanza per gli asili nido risulta quindi essere sovradimensionato rispetto alle reali necessità della popolazione di Montelupo

I correttivi da adottare per eliminare gli sprechi che derivano da un sotto utilizzo del servizio stesso sono:

incrementare le potenzialità del nido Madamadorè portandolo a oltre 70 posti;
dismettere, a partire da giugno 2017 (a conclusione della gara di affidamento), il servizio di asilo nido pubblico presso il Giuggiolo, con un risparmio di 120 mila euro l’anno.

La vendita dell’edificio di via Giro delle Mura porterà nelle casse comunali circa 300.000 euro, cifra che andrà a sostenere il completamento della scuola elementare Margherita Hack.

Infatti, in base alle previsioni fondate sull’analisi delle nascite dei bambini di Montelupo emerge un incremento della popolazione scolastica per i prossimi anni: rispetto alle attuali 42 classi disponibili nei prossimi anni ne saranno necessarie 53.

Risulta quindi evidente l’opportunità di procedere al completamento della “scuola nel parco”, le cui classi passeranno dalle attuali 10 a 25; nell’ambito dell’intervento sarà realizzata la nuova palestra e sarà costruito sul tetto dell’edificio un impianto fotovoltaico.

«È un’operazione complessa che può essere realizzata grazie a una progettazione in stato avanzato del secondo lotto e al finanziamento che dovrebbe arrivare a breve dalla Regione Toscana; il nostro progetto è infatti inserito in una graduatoria specifica dedicata all’edilizia scolastica. La decisione tiene conto delle reali necessità che si profilano per i prossimi anni per quanto riguarda il rapporto fra numero degli alunni e spazi disponibili. Desideriamo quindi completare il progetto della scuola Margherita Hack, preso a modello in tutta Italia, come eccellenza dell’edilizia scolastica», conclude Londi.