MET

Leonardo Pietra Caprina, a capovoga del quattro con che oltre a lui comprendeva il pontino Raffaele Giulivo, il romano Leonardo Calabrese ed i comaschi Filippo Mondelli e Giorgio Crippa (timoniere), ha conquistato la medaglia d'argento dopo una finale maestosa, che l'ha visto sfiorare il titolo mondiale sulla Nuova Zelanda, iridata per soli otto decimi mentre la medaglia di bronzo è andata all'Australia, a sua volta vicinissima all'equipaggio azzurro. Una gara iridata tiratissima quella che ha visto protagonista Pietra Caprina in quanto il podio è stato racchiuso in meno di un secondo e mezzo.

Per il giovanissimo fiorentino, classe 1997, si tratta della quarta medaglia consecutiva ai Mondiali dopo i due argenti e il bronzo conquistati da Junior tra il 2013 e il 2015. Una costanza di risultati che, pur in assenza dell'oro iridato, fanno di Pietra Caprina ?l'atleta che si è confermato più a lungo sui podi mondiali nella ultracentenaria storia della Canottieri.

Gioia a Rotterdam anche per Alberto Dini e Dario Favilli, splendidi quinti nella finale del due senza Under 23, vinta dalla Serbia su Francia e Stati Uniti. A viso aperto, in una delle specialità più combattute dell'intero programma remiero, i due biancorossi dopo una partenza sprint hanno lasciato il passo a equipaggi più forti che però pur togliendo loro il sogno di una medaglia, non li priva di un grande Mondiale, dove già entrare in finale è stato un grande risultato. Sempre a Rotterdam, nei Mondiali Junior, tredicesimo posto sul quattro di coppia per il biancorosso Federico Dini, ancora al secondo anno Ragazzi e dunque con tutto il tempo per rifarsi ad una competizione iridata in una categoria nella quale passerà i prossimi due anni.