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Non-profit in provincia di Firenze
Disabilità e Volontariato: i dati Cesvot sulla Toscana
Rappresentanti di associazioni ed enti non profit alla tre giorni dedicata alla disabilità che si svolgerà a Firenze dal 15 al 17 settembre
Disabile al lavoro
Ormai manca poco alla tre giorni dedicata alla disabilità che si svolgerà a Firenze dal 15 al 17 settembre. Un appuntamento importante che vede il 15 settembre la II Conferenza regionale sulla disabilità promossa dalla Regione Toscana e, a seguire, il 16 e 17 settembre la V Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, promossa dal Ministero del Welfare in collaborazione con il Comune di Firenze.

Alle due Conferenze sono attesi 3000 partecipanti, in gran parte rappresentanti di associazioni ed enti non profit che si occupano di sostenere e tutelare i diritti delle persone disabili che in Italia - è bene ricordarlo - sono circa 3 milioni (Rapporto Istat).

Alla Conferenza regionale sono già 1000 le persone iscritte, un numero importante considerando che in Toscana sono 452 le associazioni di volontariato impegnate in questo ambito. Come risulta dalla banca dati Cesvot, Firenze, Pisa e Lucca sono le città che registrano il numero più alto di associazioni attive sul tema 'disabilità'.

Tante le attività e i servizi che ogni giorno promuovono le associazioni in Toscana, regione dove si contano circa 200mila persone con disabilità: dall'integrazione sociale a quella lavorativa, dal trasporto sociale al "dopo di noi", dall'assistenza domiciliare all'accessibilità.

Un aspetto fondamentale dell'impegno delle associazioni è rappresentato dalla formazione di volontari e operatori: dal 2001 al 2015, Cesvot ha sostenuto 124 progetti realizzati dalle associazioni di volontariato sui temi della disabilità e della salute mentale.

Da alcuni di questi progetti sono nati anche tre volumi pubblicati da Cesvot nella collana "Briciole": Senza barriere. Accessibilità e percorsi turistico-culturali (2011), Disabilità e famiglia. Il Servizio Sollievo (2008) e Conoscere l'handicap, riconoscere la persona. La pedagogia dei genitori (2006).

Inoltre Cesvot dal 2002 ad oggi ha finanziato 54 progetti con il bando "Percorsi di Innovazione": si tratta di progetti di intervento sociale sul medio e lungo termine pensati per sostenere i diritti e l'autonomia delle persone disabili, in sinergia con enti locali e istituzioni.

DISABILITÀ E "DOPO DI NOI"

Un tema al centro delle due Conferenze è quello del cosiddetto "dopo di noi", ovvero garantire alle persone con disabilità una vita autonoma anche in mancanza di genitori e familiari. Un aspetto che proprio recentemente ha visto l'approvazione di un'importante legge. Cesvot nel 2011-2012 ha finanziato un progetto di ricerca condotto dalla Scuola Sant'Anna di Pisa e promosso la costruzione di una rete di associazioni attive sul durante e dopo di noi che nel 2012 ha portato alla nascita del Coordinamento Dipoi, la prima ed unica realtà di coordinamento regionale esistente in questo ambito.

I risultati della ricerca e del percorso sono presentati nel volume "Disabilità e 'dopo di noi'. Strumenti ed esperienze", a cura di Francesca Biondi Dal Monte e Elena Vivaldi ("I Quaderni", 2013).

DISABILITÀ E LAVORO

Altro tema sul quale Cesvot ha impiegato importanti risorse per sostenere l'attività delle associazioni è quella dell'integrazione lavorativa delle persone con disabilità. Recentemente è stato, infatti, pubblicato nella collana "I Quaderni" il volume "Disabilità e lavoro. Il ruolo del volontariato nell’integrazione lavorativa delle persone disabili”.

Nel Quaderno sono pubblicati i dati della ricerca, realizzata da Irs, dal quale risulta che negli ultimi 5 anni 150 organizzazioni non profit della Toscana hanno coinvolto, sostenuto ed accompagnato oltre 9mila persone disabili e ne hanno avviato al lavoro 180, nonostante gli effetti della crisi economica che ha prodotto tra il 2008 e il 2013 un calo delle assunzioni del 30,5%.

Per le persone con disabilità, anche per effetto della crisi, il lavoro è un miraggio in tutta Italia. Oggi nel nostro Paese i lavoratori disabili sono 200mila ma gli iscritti al collocamento sono 680mila (al 31 dicembre 2013) e appena 18mila quelli avviati al lavoro nel 2013, nel 2011 erano oltre 22mila (per altri dati clicca qui).

Dalla ricerca promossa da Cesvot emergono dati molto interessanti che riguardano proprio le associazioni: le organizzazioni che si occupano di inserimento lavorativo sono più strutturate rispetto alle altre, da più tempo radicate sul territorio, con un maggior numero di operatori e volontari e con più consistenti entrate finanziarie, provenienti sia da privati che da soggetti pubblici. Inoltre sono associazioni che più delle altre hanno attivato progetti di servizio civile anche coinvolgendo persone disabili.

14/09/2016 17.40
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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