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Comune di Firenze
A Settignano 4 nuovi mini appartamenti per anziani fragili gestiti dalla Fondazione Placci
L’assessore Funaro: “Una bella risposta per i nostri nonni autosufficienti. Vengono offerti servizi diversificati: dall’assistenza sanitaria alle attività di socializzazione”
Quattro nuovi appartamenti per anziani fragili a Settignano in via di Feliceto al civico 10, dove i nonni fiorentini avranno la possibilità di ricevere accoglienza residenziale, servizi socio-assistenziali, di animazione e socializzazione: sono stati inaugurati ufficialmente oggi alla presenza, tra gli altri, dell’assessore al Welfare e presidente della Società della salute di Firenze Sara Funaro, del cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e della presidente della Fondazione ‘Opera Casa Adelaide Placci’ Sandra Lastrucci.
La Fondazione, oltre ai mini alloggi, gestisce anche la Rsa ‘Casa Placci’ con 25 posti letto, di cui 8 riservati al modulo base e 17 posti letto per autosufficienti, di cui 7 in regime di sperimentazione della Bassa intensità assistenziale (BIA).
Il progetto ‘Appartamenti per anziani fragili’ della Fondazione Placci, affiancato alla sperimentazione del progetto ‘Casa Insieme Terza Età’ della Cooperativa sociale L’Uliveto, è stato approvato dalla giunta della Società della salute.
I quattro appartamenti, che la Fondazione ha messo a disposizione dei Servizi territoriali del Comune sono composti da soggiorno, angolo cottura, camera a due posti letto con bagno per un totale di 8 posti, rispondenti ai requisiti strutturali previsti per gli alloggi destinati a civile abitazione.
“Questi quattro mini appartamenti della Fondazione Placci sono una bella risposta per i nostri anziani - ha detto l’assessore Funaro -: al loro interno vengono offerti servizi diversificati, che vanno dall’assistenza sanitaria fino alle attività di socializzazione che tanto fanno bene ai nostri nonni ancora autosufficienti, anche come antidoto alla solitudine. Oggi la prospettiva di vita si è allungata e come amministrazione ci stiamo impegnando, anche con il Terzo settore e il mondo del volontariato, ad offrire servizi adeguati alle esigenze degli anziani autosufficienti, che hanno bisogno di un supporto e di un’accoglienza dignitosa in un’abitazione, e non in una Rsa, dove socializzare e stabilire rapporti umani che fanno tanto bene e aiutano ad affrontare le giornate serenamente e, perché no, anche in allegria”.
Numerosi i servizi inclusi nella retta base che vengono offerti agli ospiti dei mini appartamenti: si va dai servizi alberghieri di base come la pulizia degli alloggi e degli spazi comuni ai servizi socio-assistenziali (assistenza di base e cura della persona, utenze e biancheria piana, bagno assistito) fino alle attività.
“La scelta della Fondazione Placci di destinare parte della struttura di Settignano ad una forma nuova di accoglienza degli anziani - ha detto la presidente della Fondazione Sandra Lastrucci -, ha voluto essere una risposta alle nuove esigenze della terza età in un contesto notevolmente cambiato nella nostra società. Infatti, gli anziani arrivano ad un’età sempre più elevata in buone condizioni di salute, ma non tali da consentire loro di vivere senza un minimo di monitoraggio e punti di riferimento. Una dedica particolare di questi mini appartamenti intendiamo farla a Lina Ricciardelli, per molti anni presidente della struttura e membro attivo del CIF morta lo scorso anno all’età di 100 anni”.
La Casa di accoglienza Placci è sorta nel 1890 in un villino alle Due Strade (poi si è trasferita sulla collina di Settignano) come casa di convalescenza per iniziativa di Adelaide Placci con un gruppo di nobili fiorentine. L’Opera ebbe inizialmente lo scopo di assistere donne dai 12 ai 60 anni bisognose di cure dopo un periodo di malattia trascorso a casa o in ospedale. La Casa, che aveva un’attenzione particolare per le giovani affette o a rischio della tubercolosi, già nel 1932 usufruiva di una convenzione con il Comune di Firenze, che assicurava la metà delle rette per le persone povere, mentre per il resto si provvedeva con aiuti privati.
La Casa fu costituita in Fondazione nel 1990 dall’allora presidente del Centro Italiano Femminile (CIF) Lucia Banti Salani. Da allora il CIF, associazione che tanta parte ha avuto nel dopoguerra nell’ambito della promozione della donna, è particolarmente coinvolto nella designazione, secondo lo statuto della Fondazione, nella designazione dei membri del Consiglio di amministrazione la cui nomina spetta all’arcivescovo di Firenze. (fp)

12/11/2016 16.06
Comune di Firenze


 
 


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