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Comune di Barberino Val d'Elsa
Campus Bustecca, fiore all'occhiello in Toscana
La nuova scuola aprirà a settembre con tutte le classi della primaria di Barberino
Il sindaco Giacomo Trentanovi: “la certezza di una scuola che aprirà a settembre fa crollare la montatura politica di Obiettivo Comune. Il caso di strumentalizzazione si è rivoltato, come un boomerang, contro il gruppo di minoranza”

BARBERINO, 18 gennaio 2017. La nuova scuola primaria di Bustecca aprirà i battenti a settembre 2017 e, sulla base di quanto previsto dalla dirigenza scolastica, la struttura accoglierà tutte le attuali classi provenienti dalla scuola elementare di via Becattelli. La conferma di un impegno, portato avanti con fermezza e già annunciato nei giorni scorsi, arriva dal sindaco di Barberino Val d’Elsa Giacomo Trentanovi che ha colto l’occasione pubblica data dal Consiglio comunale aperto, tenutosi ieri sera nella sala Ugo Capocchini, per rispondere alle richieste di informazioni, chiarimenti e dare spazio al confronto con le famiglie, i genitori e le insegnanti. La nuova scuola, realizzata attraverso l’Unione comunale del Chianti fiorentino, si inserisce nel solco di una tradizione avviata da oltre dodici anni, accompagnata dalla nascita e dal fiorire di una stagione di opere pubbliche legate all’edilizia scolastica senza precedenti nell’area Chianti e non solo. Lavorare insieme, in una logica di reciproca e dinamica collaborazione, ha permesso ai Comuni di Barberino e Tavarnelle di mettere a frutto, in termini di servizi e nuove realizzazioni, come il nido Il Melarancio e la scuola dell’infanzia La Casa del Sole, oltre 4milioni di euro, tra premi e contributi, erogati da Stato, Regione, fondazioni ed ex Provincia di Firenze. Di questa somma oltre due milioni sono stati già investiti e altri due all’incirca sono attesi per la realizzazione del nuovo palazzetto dello Sport, da realizzare nel campus di Bustecca con l’obiettivo di offrire un valore aggiunto al mondo scolastico, sportivo e sociale del territorio. “Lo abbiamo fatto da pionieri nei primi anni del 2000 e adesso continuiamo ad amministrare il territorio insieme – dichiara il sindaco Giacomo Trentanovi - i Comuni di Barberino e Tavarnelle operano per dare certezze alle loro comunità, per garantire un futuro ai diversi percorsi dell’educazione e alla vita della scuola cercando ogni anno di compiere un passo in avanti, di elevare l’asticella della qualità educativa in stretta e costante collaborazione con l’istituto scolastico”.

Questa l’idea di gestione sostenuta dall’Unione comunale che investe risorse per realizzare strutture ed erogare servizi di alta qualità in un territorio unico e unitario. “La realtà è costruita sulla forza e sulla solidità dell’Unione - aggiunge il sindaco Trentanovi - e contrasta con i castelli di carta con cui gioca Obiettivo Comune. Illazioni, dubbi, ipotesi hanno gonfiato un caso politico incentrandolo sul nulla, sul sentito dire, sulla circolazione di voci improbabili. La verità è che l’opposizione ha strumentalizzato una questione di carattere meramente didattico sulla quale ha esclusiva competenza l’istituzione scolastica. Genitori e insegnanti, ai quali va la mia solidarietà, sono stati usati per far passare l’idea che il Comune di Barberino volesse volontariamente spostare le classi a Tavarnelle per motivi politici inesistenti. Tutto falso. Le amministrazioni comunali non possono e non vogliono entrare nelle questioni didattiche e pedagogiche che spettano agli organi scolastici competenti. Durante il Consiglio comunale aperto è emerso chiaramente che si è trattato di una montatura politica architettata in modo strumentale da Obiettivo Comune”.

Al consiglio comunale aperto sono intervenuti anche gli amministratori comunali di Tavarnelle e nello specifico il sindaco David Baroncelli e l'assessore Marina Baretta. Da anni i Comuni sono impegnati sulla progettualità per migliorare la qualità dell’offerta formativa. “L’investimento – aggiunge il sindaco - pari a 28mila euro per il 2017, attraverso il quale finanziamo progetti speciali, tra cui il piano delle attività della Memoria, gli scambi culturali Erasmus, le iniziative legate all'arte e alla disabilità e tante altre attività, come le oltre cento gite che i nostri studenti effettuano nel corso dell’anno, lo sta a dimostrare ma questioni specifiche che riguardano l’innovazione metodologica sul piano strettamente educativo spettano al sistema scolastico e non ai Comuni. La scuola deve poter valutare serenamente il processo educativo, la politica non deve sovrapporsi né ostacolare ma mettersi al servizio dell'educazione. Lasciamo alla scuola lo sviluppo di aspetti migliorativi del processo didattico attraverso un percorso che prevede il coinvolgimento del dirigente, del collegio dei docenti e del consiglio di istituto. Aspettiamo le loro proposte riponendo massima fiducia nei professionisti della scuola. Noi continueremo a sostenerli ponendo al centro la qualità dell'insegnamento e il benessere dei nostri figli”.

18/01/2017 14.17
Comune di Barberino Val d'Elsa


 
 


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