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Regione Toscana
Istruzione e formazione: Grieco illustra le nuove disposizioni
L’assessore regionale è intervenuto nella commissione presieduta da Gianni Anselmi (Pd): nuove opportunità formative e interventi a sostegno del pluralismo dell’offerta
Interventi a sostegno del pluralismo dell’offerta formativa per la scuola dell’infanzia, alla quale la Regione riconosce il ruolo di servizio educativo di interesse pubblico, ma anche misure per ampliare le opportunità formative professionali dei giovani. Queste alcune delle linee di indirizzo contenute nella proposta di legge “Disposizioni in materia di istruzione, formazione e di concertazione con le parti sociali” illustrata dall’assessore toscano Cristina Grieco alla commissione del Consiglio regionale presieduta da Gianni Anselmi (Pd).

L’intervento normativo apporta modifiche al Testo unico in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro (legge 32/2002) e insiste nel lavoro che la Regione porta avanti da decenni per la piena generalizzazione della scuola dell’infanzia, anche attraverso interventi per il pluralismo delle offerte formative per i bambini in fascia d’età da tre a sei anni. Da qui la previsione di azioni di sostegno volte a garantire la più ampia partecipazione dei bambini all’esperienza fornita dalla scuola, il potenziamento dell’offerta integrata e delle reti di scuole, la promozione del coordinamento organizzativo e pedagogico tra le scuole dell’infanzia e il supporto alle scuole per l’implementazione del sistema informativo. L’intervento regionale – si legge nel testo - è realizzato sia nei confronti delle scuole dell’infanzia gestite dagli enti locali sia nei confronti delle scuole dell’infanzia private riconosciute. “Per favorire il coordinamento organizzativo e pedagogico tra le scuole dell’infanzia paritarie private – ha spiegato l’assessore – si prevede che la Regione, con apposito avviso pubblico, eroghi contributi da destinare alle federazioni o associazioni più rappresentative a livello regionale, composte da almeno cinque scuole aventi la sede didattica nella Regione Toscana.

Per ampliare le possibilità occupazionali degli studenti iscritti agli istituti tecnici o professionali e favorirne l’inserimento nel mercato del lavoro, il testo di legge prevede la promozione di azioni formative finalizzate all’acquisizione di competenze professionali per l’ottenimento della qualifica professionale. Si cerca cioè di offrire agli studenti l’opportunità di frequentare, nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali, un percorso volto ad assicurare, oltre al raggiungimento degli obiettivi curriculari, anche l’acquisizione delle competenze professionali indispensabili per l’ottenimento della qualifica professionale. (f.cio)

19/01/2017 20.18
Regione Toscana


 
 


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