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Fondazione Marino Marini - Pistoia
I 'mai visti' di Marino col pennello, il museo di Pistoia svela il proprio asso della manica
La Fondazione sta lavorando ad un grande evento che metterà in primo piano il talento pittorico di Marino Marini. La coordinatrice Ambra Tuci: “l’uso del colore è il filo conduttore della mostra, le sale del museo saranno allestite con nuove opere e punti di illuminazione”
Pistoia riscopre la passione di Marino Marini per la pittura. Se a Palazzo Fabroni l’omaggio alla figura e all’opera di Marino sarà incentrato sulla produzione scultorea, tra le sale dell’antico convento del Tau l’artista pistoiese sarà riscoperto e valorizzato come protagonista dell’arte pittorica del ventesimo secolo. Una collezione di opere mai viste, tra dipinti, incisioni e disegni, tratte dal ricco patrimonio della Fondazione Marino Marini di Pistoia, il più esteso a livello mondiale, mostreranno in una versione inedita il folle innamoramento del maestro per l’uso del colore e il suo rapporto con la luce.

Colori vivaci, brillanti, forme giocose e in movimento caratterizzano il mondo di Marino, una dimensione di spensieratezza e felicità che lui stesso definiva vicina al sentire dei bambini. La direzione del Museo Marino Marini svela il proprio asso della manica per celebrare l’anno di Pistoia Capitale della Cultura italiana. Marino e il sogno del colore condiviso è il punto di forza di un’operazione culturale di ampio respiro che prevede la presenza di un ospite d’onore, Mirò artista catalano amico di Marino, di cui il museo pistoiese accoglierà una a o più opere concesse dalla Fondazione Mirò di Barcellona.

Nel corso delle prossime settimane, dopo l’intervento di restyling della facciata dell’edificio, il museo si doterà di un nuovo look sotto il profilo degli allestimenti interni. Gli spazi del Palazzo del Tau saranno rinnovati e ristrutturati in funzione del nuovo punto di vista orientato sul talento pittorico di Marino. “In particolare il progetto di rinnovamento del Museo - spiega Ambra Tuci della Fondazione Marino Marini - interessa le sale del secondo piano dell’edificio dove collocheremo nuove installazioni, valorizzate da un impianto di illuminazione a led studiato appositamente per l’esposizione. Modificheremo il percorso delle opere con l’obiettivo di mettere in rilievo la sensibilità pittorica di Marino e offrire al visitatore l’occasione di conoscere e riscoprire questo specifico talento che si accosta a quello scultoreo messo in primo piano dalla mostra di Palazzo Fabroni”. Le opere, selezionate per il nuovo allestimento, rileggono in chiave pittorica temi cari all’artista, quali il circo, il gioco, figure danzanti, il teatro, il cavallo e il cavaliere, forme astratte, oggetti e forme nello spazio. “Ho sempre sentito il bisogno della suggestione sensoriale del colore - scrive Marino in uno dei suoi appunti di lavoro, raccolti e pubblicati dalla Fondazione Marino Marini - per dare inizio ad una forma: è il colore che mi dà la spinta e il sentimento per fare qualcosa di creativo. Così comincio con il colore e dopo il colore vedo una linea e vedo una forma”.

L’evento, promosso e organizzato dalla Fondazione Marino Marini in omaggio a Pistoia capitale, accenderà i riflettori su una passione che si rivelava ovunque, grafiche, disegni, dipinti a olio e tempera, gessi e bronzi policromi. “Nel Museo di Pistoia c’è tutto il cuore di Marino – prosegue la direttrice Teresa Tosi – compreso il connubio indissolubile che lo legava alla moglie Mercedes, detta Marina, che ha trasmesso un vero e proprio tesoro alla Fondazione. Lettere, fotografie e migliaia di documenti testimoniano infatti quanto intensa e profonda fosse la vita di Marino, fatta di relazioni, scambi e confronti con altri artisti che non a caso erano pittori di spicco nel rivoluzionario scenario del ventesimo secolo. Primi fra tutti Chagall e Mirò che trasmettevano emozioni vitali e dinamiche attraverso la scelta di colori forti e smaglianti, pieni di luce e contrasti”.

28/01/2017 15.00
Fondazione Marino Marini - Pistoia


 
 


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