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Comune di Capraia e Limite
Capraia e Limite, successo per il convegno sul fiume Arno. Tanti ospiti e interventi sulla storia dagli Etruschi a oggi
Il Sindaco Giunti: "Puntiamo al riconoscimento di "città etrusca sull'Arno" e "patria della nautica da diporto italiana"
Grande successo per il Convegno dal titolo "“L'Arno fonte di vita e di distruzione: dagli albori della storia e delle attività umane ad oggi”, svoltosi sabato 11 febbraio nella caratteristica cornice della Villa Oratorio di Limite sull'Arno. In tanti hanno riempito la sala per ascoltare i relatori che si sono occupati di raccontare la storia del rapporto tra Capraia e Limite e il fiume Arno dall'epoca etrusca a oggi. Inizialmente, hanno preso la parola il deputato Dario Parrini e il consigliere regionale Enrico Sostegni ed è stato letto un messaggio del Ministro dello Sport Luca Lotti.

Come ha spiegato il Dott. Fausto Berti, dall'epoca arcaica (VI secolo a.C.) all'epoca ellenistica (IV-II secolo a.C.), era attivo a Montereggi, sopra Limite, un insediamento etrusco (sviluppatosi principalmente nel III secolo a.C.) legato a strutture portuali situate in prossimità dell'Arno e del sistema viario fluviale, via di comunicazione principale tra la piana e il Montalbano per il trasporto del materiale ferroso, ceramiche, manufatti. Gli scavi del passato hanno portato alla luce anche resti umani, laterizi, tombe all'interno di alcuni pozzi, a dimostrazione della presenza di una necropoli. Più a valle, gli scavi di questi ultimi anni hanno invece dato alla luce i mosaici e i resti della villa romana di Vettio Agorio Pretestato, Governatore della Tuscia e dell'Umbria nel IV secolo d.C., uno degli uomini più potenti in epoca tardo-imperiale. Pretestato, raccontato attraverso le parole del Prof. Federico Cantini, associato di Archeologia medievale all'Università di Pisa, amava trascorrere il tempo nell'otium, come gli rimproverava l'amico retore Simmaco, e aveva scelto la zona dell'Oratorio a Limite per costruire una propria residenza di vaste dimensioni, in posizione utile per raggiungere grazie all'Arno Firenze, sede degli impegni politici e pubblici.
Grazie alle ricerche illustrate dal Dott. Paolo Santini, spostandosi avanti di molti secoli, è stata affrontata anche un'opera di ingegneria idraulica fondamentale per lo sviluppo del territorio dal '500 in avanti. Si tratta del taglio dell'ansa del fiume di "Arno vecchio" di fronte a Limite e la rettifica del corso del fiume ad opera di Girolamo Di Pace, incaricato dal Granduca Cosimo I de'Medici, che nel suo testamento citò anche Limite e la necessità di chiudere i conti con l'intervento intrapreso. Tale operazione si è rivelata nel tempo fondamentale per lo sviluppo dell'attività cantieristica, documentata a partire dal XVII secolo ad opera della famiglia Picchiotti, avendo dotato Limite di uno specchio d'acqua importante per il varo e il trasporto dei navicelli e, successivamente, degli yacht con cui si è dato avvio nel 1900 alla nautica da diporto italiana, nata dunque a Limite.
La parte finale del convegno è stata dedicata invece alla descrizione dei paesaggi dell'Arno dalla sorgente alla foce, concentrandosi sulle opere dell'uomo che nel tempo hanno modificato i connotati e il destino delle comunità lungo il corso del fiume. La dott.ssa Saida Grifoni ha raccontanto alcune caratteristiche comuni e ha prospettato uno sviluppo culturale in grado di rivitalizzare i territori e le loro specificità, con un particolare occhio di riguardo alla valle di Limite con le sue attività.
Gli ultimi interventi, a cura di Edoardo Antonini e del presidente della Canottieri Limite Filippo Busoni, hanno sottolineato il rapporto tradizionale della popolazione limitese con il fiume, fonte di vita e di distruzione, come dal titolo del convegno. Antonini ha raccontato le fasi salienti dell'alluvione del 4 novembre 1966, l'ultima di una lunga serie documentata a partire dal XII secolo, e con il supporto di articoli di giornale del passato ha dimostrato come i limitesi avessero già compreso prima del 1966 molti pericoli derivanti dall'utilizzo indiscriminato dell'Arno, "un torrente con sfrenate ambizioni di fiume" . Busoni ha annunciato la nascita, a breve, di un Ente Museo all'interno della società Canottieri Limite, per la gestione e lo sviluppo dell'attuale Centro Espositivo della Cantieristica e del Canottaggio, intitolato nel settembre scorso a uno dei cofondatori, Mario Pucci.

Nelle prossime settimane saranno pubblicati gli atti del Convegno, che resteranno quindi come materia consultabile per lo studio delle problematiche del fiume da un punto di vista storico, economico e socio-culturale.

"E' stato un bel momento per la nostra comunità che ha potuto trascorrere alcune ore a riflettere sul nostro passato glorioso e importante legato all'Arno e alla cantieristica che per secoli ha dato da mangiare a tante famiglie limitesi. Abbiamo iniziato a lavorare sul recupero e valorizzazione della memoria sin dall'inizio del mandato e proseguiremo ancora nei prossimi anni. Il Convegno strutturato di sabato scorso è stato il prosieguo della serata in piazza Fucini del 2 settembre 2015 dedicata ai cantieri, ai mestieri tradizionali e alla storia del territorio. L'obiettivo futuro è il riconoscimento di Capraia e Limite come "città etrusca sull'Arno" e "patria della nautica da diporto italiana", senza dimenticare la più antica società di canottaggio italiana, nata nel 1861. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato", commenta il Sindaco Alessandro Giunti.

17/02/2017 11.01
Comune di Capraia e Limite


 
 


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