Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Regione Toscana
Edilizia residenziale pubblica: l’informativa di Ceccarelli
Illustrato il Documento preliminare al nuovo Testo unico. Una proposta per una “significativa riorganizzazione”. Gli atti collegati all’informativa
Un Testo Unico per conferire alla materia la “massima organicità possibile, sia sotto il profilo istituzionale che gestionale” e arrivare ad una “significativa riorganizzazione” dell’attuale governance del sistema Erp (Edilizia residenziale pubblica). Con queste parole l’assessore all’Urbanistica della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, ha illustrato all’Aula il documento preliminare alla proposta di legge che conferma ai Comuni le funzioni a loro già attribuite, da esercitare in forma associata in un numero di ambiti “notevolmente” ridotto rispetto agli attuali undici livelli ottimali di esercizio (LODE). “Il tema della casa – ha assicurato l’assessore – resta prioritario nelle politiche regionali”.

I criteri di accesso, assegnazione e utilizzo degli alloggi Erp sono affrontati con “finalità essenzialmente manutentive” mentre tra le innovazioni che il Testo Unico intende avviare, di rilievo è quella relativa alla ridefinizione dei criteri di calcolo dei canoni di locazione, distinti in quattro tipologie (minimo; sociale; ordinario; di solidarietà) e individuati sempre in misura percentuale rispetto alla relativa fascia di reddito. Viene definito un valore locativo convenzionale per la determinazione del canone oggettivo e si provvede alla rimodulazione delle detrazioni per carichi familiari e delle percentuali in cui vengono calcolati i redditi stessi. Un’altra innovazione “sostanziale, finalizzata ad incentivare la mobilità” riguarda la disciplina del sottoutilizzo dell'alloggio. Viene cioè definita una fattispecie di sottoutilizzo, calcolata sulla base del rapporto tra numero di vani e numero dei componenti del nucleo familiare assegnatario, in relazione alla quale è prevista una maggiorazione del canone sulla base del numero di vani che determinano il sottoutilizzo. Per le situazioni di decadenza, il Testo Unico reintroduce una certa discrezionalità, da parte del Comune, nella valutazione delle situazioni economiche superiori al limite fissato per la decadenza. Secondo quanto riferito in Aula, l’analisi del sistema di Edilizia residenziale pubblica evidenzia “difformità notevoli sotto il profilo gestionale, risultanti dal rapporto tra spesa sostenuta da ciascuna società per il personale e per gli organi amministrativi da una parte, e numero di alloggi gestiti dall’altra”. La razionalizzazione del sistema tende quindi ad incrementare le soglie di possibile utilizzo dei canoni di locazione per la copertura di spese quali manutenzione, messa in efficienza e qualificazione del patrimonio. Le innovazioni relative ai criteri di accesso, assegnazione e utilizzo degli alloggi Erp mirano a rendere “maggiormente sostenibile il sistema nel suo complesso, intervenendo su due aspetti di cruciale importanza: la determinazione del canone di locazione e la definizione del sottoutilizzo e delle sue conseguenze”. Si cerca in definitiva di “correggere le sperequazioni che si sono verificate in passato nella determinazione dei canoni” ma anche “contrastare un fenomeno molto diffuso come il sottoutilizzo, che ha dato luogo a rilevanti danni anche economici. (f.cio)

Edilizia residenziale pubblica: gli atti collegati all’informativa

Gli interventi di Andrea Quartini (M5S), Tommaso Fattori (Sì), Leonardo Marras (Pd), Elisa Montemagni (Lega nord) che hanno presentato rispettivamente quattro proposte di risoluzione. Approvata la risoluzione del Pd a maggioranza

Firenze – Quattro le proposte di risoluzionecollegate all’informativa sul testo unico in materia di edilizia residenziale pubblica, presentate rispettivamente dal Movimento 5 Stelle, da Sì-Toscana a sinistra, dal Partito democratico e da Lega Nord. E’ stata accolta la richiesta della consigliera Elisa Montemagni (lega nord) di cassare l’ultimo punto della proposta di risoluzione del Pd, approvata a maggioranza. Respinte tutte le altre.

Nell’atto presentato da Andrea Quartini (M5S) “si impegna – come ha detto il consigliere regionale- la Giunta regionale a non adottare la normativa nazionale in materia di alienazioni del patrimonio Erp e a prevedere nel nuovo testo unico la possibilità di alienare un numero massimo annuo di alloggi a livello regionale pari ai due terzi rispetto ai nuovi alloggi erp realizzati nell’anno precedente”. Si chiede, inoltre, un tavolo tecnico con le amministrazioni comunali, le società di gestione, le università, l’Osservatorio sulle politiche abitative e tutti gli enti coinvolti nelle politiche della casa, per predisporre "uno studio scientifico a supporto di una seria riforma della governance". Infine, la pdr impegna a "prevedere contratti tipo per omogeneizzare sul territorio gli standard qualitativi, operativi e gestionali delle aziende", a “rimodulare i punteggi per l’attribuzione dell’alloggio”, a mettere in campo forme incentivanti per le giovani coppie, a ridurre il canone sociale di locazione da 40 a zero euro. Si chiede anche di prevedere specifiche risorse finanziarie annuali per poter programmare realizzazione di nuovi alloggi. Riguardo all’informativa, Quartini ha parlato di documento “debole” e di “situazione drammatica”. “Ci pare grave – ha detto – che non vi sia un richiamo ad un costante finanziamento”.

Cercare di “distinguere tra domanda di casa e domanda di assistenza” è per il capogruppo Sì – Toscana sinistra Tommaso Fattori, il perno attorno al quale si dovrebbe affrontare il capitolo Erp (Edilizia residenziale pubblica). Nel corso del dibattito che ha seguito l’informativa in Aula, il consigliere ha lamentato la “mancanza di previsione di finanziamenti costanti”. “Riconosciamo la necessità di una razionalizzazione, crediamo però che da questa riprogrammazione non si possano ricavare grandi cifre. Dovremmo semmai pensare di uniformare i regolamenti sui servizi, centralizzare gli acquisti, omogenizzare gli standard delle varie aziende” ha detto. Per andare verso un Erp che “non marginalizzi e non ghettizzi” per il consigliere occorrono un “fondo permanente” e una “pianificazione a medio e lungo periodo” o, come scritto nella proposta di risoluzione presentata, la “previsione di un criterio di riequilibrio perché anche chi ha redditi più alti possa continuare ad abitare in un alloggio Erp, con un canone maggiorato, o essere inserito nel circuito dell’housing sociale pubblico”.

Il capogruppo Pd Leonardo Marras ha presentato la proposta di risoluzione poi approvata, nella quale si impegna la Giunta a tener conto del confronto con i Comuni e con i sindacati degli inquilini. In particolar modo, si chiede di porre attenzione ad alcuni aspetti: dalla ridefinizione dei criteri di calcolo dei canoni di locazione, alla disciplina del sottoutilizzo degli alloggi per incentivare la mobilità, agli aspetti che disciplinano accesso, assegnazione e utilizzo degli alloggi Erp, compreso il requisito di residenza e gli elementi di temporaneità. Nel suo intervento, Marras, ha rilevato che l’informativa rappresenta “una svolta nella politica dell’Erp in Toscana”.

Nell’atto si chiede, inoltre, di avviare un’analisi con i Comuni, affinchè “la riduzione degli ambiti ottimali regionali venga fatta in modo da favorire l’uniformità nella gestione della funzione pubblica e l’effettività della pianificazione e della programmazione degli investimenti, tenendo conto delle esigenze territoriali”. Infine, nell’atto si chiede attenzione al ruolo dei Comuni come soggetti decentrati che si interfacciano con il bisogno abitativo crescente e a sostenere le politiche della casa.

Elisa Montemagni ha presentato una proposta di risoluzione del gruppo Lega nord nella quale si impegna la Giunta ad introdurre il principio di transitorietà dell’assegnazione degli alloggi erp e a garantire autonomia ai comuni nella gestione degli immobili. Nell’atto si chiede, tra l’altro, come ha evidenziato Montemagni, di ”implementare percorsi specifici di tutela sociale pubblica e di formazione professionale per gli assegnatari di alloggi Erp al fine di rimuovere le loro condizioni di disagio”. Nella sua breve replica l’assessore Vincenzo Ceccarelli ha ribadito che i Comuni saranno chiamati ad un ruolo di maggiore responsabilità, anche nella verifica dei requisiti degli assegnatari.(bb-dp)

14/03/2017 19.18
Regione Toscana


 
 


Met -Vai al contenuto