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Comune di San Casciano
Carnevale medievale, il Leone torna a ruggire. E' suo il palio dell'ottava edizione della rievocazione sancascianese
La giuria è stata conquistata dalla rappresentazione teatrale ispirata alle origini del male. Ottomila le persone che hanno seguito la kermesse, nonostante l'incertezza del tempo
Una fitta pioggia di coriandoli, sparata da piazza della Repubblica, ha investito di colori e gioia la vittoria del Leone che torna a ruggire per la conquista del suo primo posto nella classifica del Carnevale medievale sancascianese. Per la contrada neroarancio, che ha messo in scena la nascita del male e del libero arbitrio, la scelta di raccontare le origini della vita attraverso una visione onirica, di ispirazione dantesca, si è rivelata vincente. I contradaioli di via Machiavelli si sono aggiudicati ieri sera la consegna della chiave del borgo di San Casciano e la conquista della kermesse giunta all'ottava edizione. Un intreccio, scritto, diretto e realizzato in chiave scenica e teatrale dai numerosi volontari che danno anima e forza alla contrada. 76 è il punteggio complessivo che ha sancito la vittoria del Leone, seguita dal Cavallo con 69 punti. In terza posizione il Giglio (59 punti). Torre (57) e Gallo (53) si piazzano rispettivamente al quarto e al quinto posto.

Per Martina Secci, ventinovenne al timone del Leone, si tratta di un esito che riempie i contradaioli di orgoglio e soddisfazione per il lavoro svolto nel corso dei mesi. “Una grande festa di comunità – dice entusiasta - che abbiamo avuto l'onore di condividere con tutto il paese”. “Ognuno di noi ha espresso se stesso, le proprie capacità, i propri talenti, noi abbiamo preferito farlo affrontando un tema complesso ma riconoscibile giocando sull'originalità, sulla chiarezza drammaturgica e sull'espressione scenica degli elementi, sull'attenzione ai costumi e al trucco. Ancora una volta abbiamo messo in campo la creatività, la fantasia che ha dipinto la vicenda di toni onirici e surreali, un risultato che si è rivelato particolarmente importante per la contrada e il suo lavoro di squadra. Ci siamo impegnati per il raggiungimento di un obiettivo comune”. “L'integrazione e la fusione delle idee - ha commentato il sindaco Massimiliano Pescini – è la formula migliore per realizzare uno spettacolo capace di emozionare e coltivare l'alto valore che da sempre caratterizza il nostro territorio, il senso di comunità, profondo e rispettoso delle radici e dell'identità storica e culturale di San Casciano. La sfida del nostro Carnevale nasce da un spirito di rivalità che alimenta sentimenti positivi come passione e senso di appartenenza”.

L'iniziativa, promossa dal Comune, Laboratorio Amaltea, Contrade Sancascianesi con il contributo di ChiantiBanca, ha registrato presenze tra i contradaioli, i figuranti e il pubblico. Circa 8mila le persone che hanno affollato le vie del centro storico e piazza della Repubblica dove si è tenuta la spettacolare rievocazione storica narrata in rima improvvisata dall'araldo Ugo Giulio e presenziata dal grande mattatore toscano Paolo Hendel. “L'incertezza delle temperature marzoline - ha aggiunto l'assessore alle Feste popolari Roberto Ciappi - non ha impedito alla kermesse sancascianese di esprimersi in tutto il suo splendore, le contrade mostrano da otto anni la presenza di un genius loci che si manifesta attraverso l'arte della parola e della scena, una sorta di Medioevo di strada in cui San Casciano si sta specializzando”. Parole di elogio sono state espresse anche dalla giuria presieduta da Andrea Campisi, regista di Rai 2, e composta dalla consigliera regionale Fiammetta Capirossi, dallo scenografo Daniele Spisa, dal patron di Mercantia Alessandro Gigli, dalle giornaliste Lisa Baracchi, collaboratrice del Gazzettino del Chianti, Edlira Mamutaj di Chiantisette e dagli storici medievisti Serena Giuliodori dell'Università di Bologna, Igor Santos Salazar dell'Università di Trento, Elisa Pruno archeologa medievista dell'Università di Firenze. “Uno spettacolo stupefacente e a tratti commovente – hanno dichiarato i giudici – dinamico, vitale, che ha saputo coinvolgere e proporre e interpretare le atmosfere e i temi di un’epoca ricca di contraddizioni. Il Leone ci ha convinti per l'impianto drammaturgico pulito e d'effetto ed una rappresentazione piena d'invenzione scenica ed elementi creativi”.

27/03/2017 15.56
Comune di San Casciano


 
 


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