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Regione Toscana
Riordino istituzionale: accordi Regione, Province e Città metropolitana, sì a legge
Approvata a maggioranza la disciplina che regola il trasferimento degli immobili dalla Città metropolitana di Firenze e dalle Province alla Regione
Villa Poggi a Firenze
Approvata a maggioranza la legge che recepisce gli accordi conseguenti al riordino delle funzioni provinciali, sul trasferimento dei beni immobili e dei rapporti onerosi dalla Città metropolitana di Firenze e dalle province alla Regione. L’atto ha ricevuto il voto favorevole di Pd e art.1-Movimento democratico e progressista, il voto contrario di Lega e Forza Italia e l’astensione di Sì-Toscana a sinistra.

“Con questa proposta di legge – ha detto in aula il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) – si va a completare l’iter di trasferimento delle funzioni dalle Province alla Città metropolitana di Firenze e alla Regione”. Il presidente si è soffermato sul tema della “strumentalità degli alloggi alle funzioni attribuite ai caselli idraulici nel territorio regionale”. “Si stabilisce – ha aggiunto Bugliani – che venga fatta un’opera di monitoraggio (da concludersi entro il 31 dicembre 2017) e nel caso in cui venga esclusa la strumentalità degli alloggi alle funzioni attribuite ai caselli idraulici, si prevede che per i due anni successivi venga stabilito un canone annuo pari a mille e 200 euro, dopo di che si perderà questo regime agevolato di abitazione degli alloggi annessi ai caselli idraulici”.

Bugliani ha parlato di una spesa complessiva stimata in circa 4milioni e mezzo di euro per tre anni. Il presidente ha spiegato che l’accordo con la Città metropolitana di Firenze prevede il trasferimento a titolo gratuito della proprietà di dodici fabbricati idraulici e del complesso di Villa Poggi, in via Alessandro Manzoni, con la Casina del Casiere. Quest’ultima rimarrà in comodato d’uso alla Città metropolitana per l’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. La Regione subentrerà invece nei contratti di locazione degli immobili di via Capo di Mondo a Firenze e di Piazza della Vittoria ad Empoli, che ospita gli uffici dell’Unione dei Comuni del Circondario empolese Valdelsa.

Nell’accordo con la Provincia di Arezzo, la proprietà di quattro caselli idraulici ed una palazzina del servizio irriguo è trasferita a titolo gratuito alla Regione, che invece subentrerà nel contratto di locazione dell’Archivio di via Lippi ad Arezzo e potrà utilizzare a titolo gratuito parte dell’immobile di via Frà Guittone, sempre ad Arezzo.

Sono cinque i caselli idraulici e loro annessi che saranno trasferiti gratuitamente in proprietà dalla provincia di Grosseto, insieme al Centro visite di Roccalbegna ed ai locali della Formazione professionale di Arcidosso e di Orbetello. I locali della Formazione professionale di Follonica saranno invece ceduti in comodato d’uso. Trasferimento della proprietà, invece, anche per gli uffici di via Cavour, via Pietro Micca e via Trieste a Grosseto.

La provincia di Livorno cederà in uso gratuito parte del palazzo Gherardesca a Livorno e parte dell’immobile in via Manzoni a Portoferraio.

L’accordo con la Provincia di Massa-Carrara prevede il trasferimento della proprietà a titolo gratuito dell’immobile sede della Formazione professionale in via delle Carre a Massa e dell’ex Caserma dei Vigili del Fuoco, in via della Marina Vecchia a Massa, per la quale la Regione si accollerà il mutuo, con un onere annuo di oltre 38mila euro fino al 2044. Per i canali di irrigazione, relative canalette di derivazione, manufatti e pertinenze, nell’ambito dei quali si trovano anche un casello idraulico e un fabbricato adibito a magazzino, nei comuni di Massa e Montignoso si procederà con successiva ricognizione.

Analogamente, l’accordo con la Provincia di Pisa prevede il trasferimento gratuito della proprietà di quattordici fabbricati idraulici, mentre è prevista la cessione in uso per funzioni di parte della vecchia sede centrale della Provincia in Piazza Vittorio Emanuele (parte del piano terra, parte del primo piano e tutto il secondo piano) e di parte dell’immobile in via Donica a Santa Croce sull’Arno, limitatamente alle stanze occupate dalla formazione professionale.

La proposta di legge determina oneri aggiuntivi sul bilancio regionale con una spesa annua a regime di 4milioni e 295mila euro.

La provincia di Pistoia cederà a titolo gratuito la proprietà del Centro visite del Padule di Fucecchio a Larciano e l’immobile di via Petrini a Pistoia, mentre la parte dell’immobile (ex Formazione professionale) di via Tripoli a Pistoia e la riserva naturale Porto Le Morette a Ponte Buggianese sono cedute in uso gratuito.

Oggetto dell’accordo con la provincia di Prato, sono due caselli idraulici, trasferiti gratuitamente in proprietà, e Palazzo Novellucci di via Cairoli, con gli stalli per automezzi di servizio di via della Carbonaia, ceduti in uso gratuito, tutti nel comune capoluogo.

La provincia di Siena trasferisce a titolo gratuito la proprietà di due caselli idraulici a Montepulciano, mentre dell’immobile di Monticiano, che ospita il Centro riserve naturali e museo, saranno trasferiti solo i locali del Centro riserve (laboratorio didattico, auditorium, sala espositiva). I locali del casello idraulico di Chiusi sono invece trasferiti in uso gratuito, mentre la Regione subentrerà nel contratto di locazione dell’immobile di via Massetana a Siena, assicurando alla Provincia l’utilizzo dei locali per i ‘Panel test’ riconosciuti dal Ministero delle Politiche agricole.

Di “intervento legislativo necessitato e quindi largamente condivisibile”, ha parlato il capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori che ha espresso però anche perplessità e la conseguente astensione del suo gruppo. “I caselli idraulici – ha detto Fattori – sono gli alloggi di servizio dei custodi che devono vigilare sulle opere idrauliche. Non è chiaro se dietro la norma ci sia l’intenzione di fare cassa, mettendo in cantiere un’eventuale alienazione di quello che è patrimonio inalienabile”.

Il voto favorevole del gruppo Pd è stato espresso da Andrea Pieroni. “La vicenda dei caselli idraulici – ha detto il consigliere regionale – assume rilevanza perché la Regione si riappropria della funzione di sorveglianza sui corsi d’acqua connessa all’impegno della Regione sul tema della difesa del suolo”. Pieroni ha ricordato che “i caselli idraulici sono 55 in tutta la regione, 35 dei quali con alloggio di servizio”.

Il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi (Lega nord) ha concluso il dibattito ribadendo il voto contrario del suo gruppo. “Siamo contrari a questa follia – ha detto – Non mi risultano benefici per i toscani. Si tratta di una perdita di tempo senza risparmi”. (dp-bb)

28/03/2017 18.10
Regione Toscana


 
 


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