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Regione Toscana
Monica Barni in missione in Tunisia con la delegazione regionale

La vicepresidente Monica Barni si recherà in missione in Tunisia da domenica 2 a martedì 4 aprile. La Toscana, come sistema regionale della cooperazione internazionale, coordinato e sostenuto dalla Regione e composto da enti locali, università, ong, associazioni, consorzi di aziende di servizi pubblici locali, è attiva in Tunisia dal 2010 su esplicita richiesta del ministero Affari esteri e dell'ambasciata tunisina in Italia.

Il focus della missione, in cui la vicepresidente sarà accompagnata dalla dirigente regionale del settore attività internazionali Maria Dina Tozzi, verterà sulla verifica delle opportunità di finanziamento rispetto alle attività condotte fino ad oggi con la Regione, analizzando la proposta quadro delle regioni per la Tunisia, l'asse immigrazione del Trust Fund Africa, il tema della riconversione del debito e quello dei Fondi Ue su turismo e sviluppo economico.

Aspetti che saranno trattati nei vari incontri programmati: con il direttore dell'Aics (Agenzia italiana cooperazione allo sviluppo) Flavio Lovisolo, con il capo delegazione della Unione Europea Patrice Bergamini, con l'ambasciatore Raimondo De Cardona. In particolare, nell'incontro con il capo Gabinetto del ministro tunisino dello Sviluppo e col responsabile del programma Enpi CBC Tunisia i temi prioritari saranno decentramento, sviluppo economico locale, cultura e turismo. In programma anche un incontro con il direttore del Museo del Bardo e con la direttrice dell'Istituto italiano di cultura di Tunisi.

La Regione Toscana ha deciso di intervenire nelle aree centrali della Tunisia, nei governatorati di Kasserine, Sidi Bouzid, Tataouine e Jendouba, che presentano maggiori criticità rispetto alle zone costiere. Si tratta di quattro regioni caratterizzate da indici di sviluppo economico più bassi e da tassi di disoccupazione giovanili e femminili tra i più altri del Paese. Sono le zone dove le aspettative in termini di democratizzazione reale del governo del Paese e di parità di accesso ad opportunità socio-economiche sono più alte e radicate. Si tratta di quattro territori in cui la cooperazione internazionale europea sta costruendo un percorso che punta ad aprire il dialogo e lo scambio verso processi di governo locali aperti e partecipati dalla società civile.

Nello specifico si è scelto di lavorare con l'Ong Cospe, l'Associazione Medina, l'Istituzione Centro Nord Sud di Pisa, Università di Siena, Università di Firenze, Salone del Mobile, Centro Salute Globale, Ospedale Meyer e Consorzio per Servizi Cispel.

01/04/2017 20.27
Regione Toscana


 
 


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