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Comune di Empoli
Pozzale: a Caciagli per la migliore opera di saggistica sociopolitica, a Cometa per comprendere se e quanto le storie aiutino a vivere, a Mari per la migliore opera di narrativa
Barnini:«Il Premio è un orgoglio che può traghettare la nostra città verso il futuro. E’ il tempo di ribadire il principio della differenza che ne sta alla base e assumerla come valore»
Si è conclusa ieri sera, giovedì 13 luglio 2017, al Chiostro degli Agostiniani di Empoli, la cerimonia di consegna del prestigioso “Premio letterario Pozzale Luigi Russo”, giunto alla sessantacinquesima edizione, diventato ormai l’appuntamento culturale più significativo della città.
La coreografia - suggestiva e affascinante per colori e contenuti scenici - dovuta alla regia di Renzo Boldrini di Giallo Mare Minimal Teatro, ha accompagnato il pubblico presente in questa sessantacinquesima edizione del Premio.
Ad impreziosire il palco tre tempere uscite dal pennello di Sineo Gemignani, di cui il prossimo 30 luglio ricorreranno i 100 anni dalla nascita. Si tratta di tre diverse declinazioni del lavoro: ‘Il soffiatore di vetro’, ‘Il muratore’ e ‘La vendemmia’, attività che hanno caratterizzato la storia di Empoli e che il pittore è riuscito a raccontare puntando l’attenzione sulla forza morale derivante proprio dal lavoro, secondo un’etica che ha ispirato i padri fondatori del Premio empolese.

Intento dell’amministrazione comunale è quello di contribuire a dare nuovo impulso al ‘Pozzale’ affinché torni ad essere un momento identitario e di condivisione culturale per tutti i cittadini.

Brenda Barnini, sindaco del Comune di Empoli ha salutato questa edizione lanciando un monito per il futuro del Premio: «è la seconda volta che, in questa splendida cornice, abbiamo fatto incontrare Giallo Mare con il Premio Pozzale: due realtà profondamente radicate nel nostro territorio. Il Premio Pozzale ha saputo raccontare negli anni la nostra città che ci ha lasciato un’eredità solida che possa traghettarci verso il futuro. Un futuro che vedo contrassegnato dalla più ampia condivisione e apertura verso la cittadinanza. In questo senso va letta l’apertura di una sede per il Comitato Organizzatore, inaugurata pochi giorni fa, come promesso. Nel Centro XXIV Luglio il Premio avrà la sua casa che dovrà essere vissuta, che diventerà luogo di scambio, di riunione e di progettazione. A questa penso soprattutto, perché la capacità di proporre qualcosa di nuovo è alle radici del nostro Premio, così lontano dalle dinamiche commerciali e che della ‘’differenza’ ha fatto una bandiera. Parlare di differenza oggi non è semplice, spesso genera avversione, paura. Per farla diventare un valore, va declinata in molteplici sfumature su cui soffermarci ogni giorno dell’anno e non soltanto nell’occasione di questa cerimonia. Questo è il futuro che mi immagino per il Premio, che auspico accompagni tutte le numerose occasioni di lettura presenti in città, che se ne faccia sempre più promotore di nuove in modo tale che, quando il prossimo anno ci ritroveremo qui, oltre a premiare tre illustri ospiti potremmo ripercorrere un racconto condiviso durato 365 giorni».

14/07/2017 16.49
Comune di Empoli


 
 


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