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Comune di Palazzuolo sul Senio
Al via domenica 10 settembre della collettiva "D’Argilla e d’Argento"
L'evento inaugurale dalle ore 16:30 nello spazio bianco della chiesa di Sant'Antonio
Inaugura domenica 10 settembre alle ore 16.30, nello spazio bianco della chiesa di Sant’Antonio la mostra "D'Argilla e d'Argento". Un filo conduttore dato dalla luce argentata e trasparente dei cieli e delle forme di resina e smalto, dai colori delle sabbie e delle terre nelle tele dipinte di Fulvio Celico e nelle fotografie di Loretta Zaganelli. L’argilla è materia vista, fotografata e rappresentata, mentre l’argento si rivela attraverso le ampie superfici argentate.

Fulvio Celico descrive su grandi tele e in modo sintetico e insieme analitico, paesaggi e sottosuoli che ricordano l’argilla immersa in scenari acquatici. Nelle grandi tele di Celico, i rivoli d’acqua sono segni rossi, mentre i cieli celesti lasciano trasparire il color sabbia della tela. Sono i luoghi nascosti del disagio terrestre, intrisi di acqua (troppo spesso contaminata) quelli che non possiamo vedere, perché sotterranei. Gli stessi luoghi si rivelano nelle forme di resina, che contengono micro cellule ingigantite, diventato materiale per opere ipercolorate, rese positive dal valore che l’arte attribuisce loro.

Sono piccole sculture trasparenti, lisce come l’acqua e allo stesso tempo vivaci e ludiche come giochi irregolari, “sfuggiti” all’autore, come piccole poesie. Lo smalto dai colori lucidi si libra su uno strato d’acqua solido, a trattenere piccoli stampi infantili o ricordi di momenti sereni e liberi, come tracce di memoria incastonate con valore emotivo.
Loretta Zaganelli espone fotografie scattate in Irlanda e in Italia che rivelano cieli argentati su prati verdi o suoli argillosi, illuminati da scie di luce. Le immagini fotografiche rimandano ai sali d’argento della fotografia. Nelle opere visive realizzate su plexiglas dalla trasparenza della materia emergono frammenti di figure argentate o dense di liquidi acquei, profili di corpi lisci e specchianti trafitti dal colore e da segni sul corpo.

Il corpo qui è esposto come effige leggera e stilizzata. Più che il corpo prevale l’idea di esso, alleggerito e liberato. Ciò che fugge dal corpo si trasferisce su stele sottili verticali e trasparenti, diventando materiale prezioso ed unico.
Orari: Venerdì 14/19Sabato e Domenica: 10/12 – 14/19

06/09/2017 12.26
Comune di Palazzuolo sul Senio


 
 


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