Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Regione Toscana
Sociale: lotta alla povertà in Toscana, misure e impegni prioritari
La comunicazione in aula dell’assessore al Diritto alla salute e welfare, Stefania Saccardi
Come rispondere alla povertà e favorire l’inclusione sociale? Riunificando gli interventi attivati sul territorio, vista la necessità di uno stretto coordinamento fra tutti i settori regionali coinvolti nell’obiettivo di realizzare le politiche sociali. Questo il filo rosso che ha caratterizzato la comunicazione – collegata ad una delibera di Giunta - dell’assessore a Diritto alla salute e welfare Stefania Saccardi, che in aula ha descritto misure e impegni prioritari della Toscana, interconnesse con le funzioni e le iniziative di competenza statale, nel rispetto degli impegni a livello comunitario.

Quattro le linee di intervento, in coerenza con quanto previsto dal PRS, che rispondono all’esigenza di assicurare un’offerta integrata di servizi e prestazioni: politiche di inclusione socio-lavorativa delle persone svantaggiate; politiche di lavoro per il contrasto alla povertà; politiche abitative per il contrasto alla povertà; politiche scolastiche per il contrasto alla povertà.

In tema di politiche di inclusione socio lavorativa delle persone svantaggiate sono in fase di attuazione gli interventi di presa in carico multi professionali, nell’ambito del programma operativo regionale Fse 2014-2020, che coinvolge più di 2000 destinatari, in condizioni di disabilità o certificati per bisogni inerenti la salute mentale, non occupati e in carico ai servizi socio-assistenziali. Tra i percorsi individuati ricordiamo le misure attive di inserimento, con tirocinio di inclusione sociale, e l’indennità di partecipazione.

Sul fronte delle politiche del lavoro, la Giunta ha approvato il Piano integrato per l’occupazione, finalizzato a garantire un sostegno al reddito e l’assistenza intensiva alla ricollocazione, per favorire il reinserimento lavorativo dei disoccupati, con interventi rivolti a circa 5000 persone, e concentrati principalmente all’interno delle arre di crisi industriali.

Per le politiche abitative, ricordiamo gli Alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp), il sostegno alle famiglie che si trovano in case in locazione a canoni di mercato e a quelle in situazione di sfratto per morosità incolpevole.

E se la conoscenza può ampliare gli spazi di libertà individuale, l’istruzione può diventare un importante mezzo di emancipazione dalla povertà. Da qui le politiche scolastiche con gli interventi per sostenere il sistema regionale nidi; i progetti educativi zonali Infanzia ed Età scolare; il “pacchetto scuola”, destinato a studenti in condizioni economiche difficili finalizzato a sostenere le spese necessarie per la frequenza scolastica, quali libri, altro materiale didattico e servizi.

Toccherà ad una cabina di regia, composta dai direttori delle diverse direzioni regionali che si occupano di tali questioni o da loro delegati, riferire alla Giunta in via periodica sullo stato di attuazione di tali misure, con particolare riferimento al coordinamento di alcune funzioni o attività. Capofila della cabina di regia è la direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale, attinente all’assessorato a Diritto alla salute e Welfare, ma sono coinvolte anche direzioni relative ad altri assessorati come Lavoro, Urbanistica e politiche abitative, Istruzione e formazione.
Queste, in sintesi, le funzioni su cui riferirà la cabina di regia: programmazione integrata degli interventi; monitoraggio congiunto sull’attuazione degli obiettivi di interesse regionale; sostegno alla diffusione delle informazioni e promozione delle buone pratiche a livello territoriale e tra i servizi dei diversi settori regionali.
"La povertà e l’esclusione sociale si combattono coordinando in modo organico tutti i progetti regionali", ha affermato l'assessore Saccardi. Nelle intenzioni della Giunta toscana la cabina di regia deve anche e soprattutto svolgere il ruolo di "lente di ingrandimento" per meglio comprendere le problematiche al fine di concertare le politiche e gli interventi tesi alla riduzione della povertà e dell’esclusione sociale. “Nel mettere in fila e implementare i provvedimenti adottati – ha sottolineato l’assessore – la Regione non vuole misure assistenzialiste, ma intende sostenere l’inclusione, combattere quindi la povertà accompagnando chi è in situazione di bisogno”.

12/09/2017 21.01
Regione Toscana


 
 


Met -Vai al contenuto