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Due piccoli Comuni della Toscana, Barberino e Tavarnelle, due sindaci perennemente in viaggio alla ricerca di un piccolo grande tesoro: la qualità della vita scolastica. Si mettono in moto, condividono obiettivi e progetti di ampio respiro, investono sull’edilizia scolastica, promuovono interventi di didattica innovativa sperimentale. Ma due sindaci sono anche due adulti, consapevoli e responsabili, che provano a guardare il mondo con gli occhi dei bambini, si confrontano con il dirigente scolastico Paola Salvadori, il personale docenti, cercano la fantasia e la trovano nella casa dell’educazione. La scuola, come casa dei diritti, fabbrica dei sogni, costruttrice di valori e di pace, in cui i colori, le forme, il gioco diventano uno strumento per conoscere le culture del mondo e crescere. I sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli alcuni giorni fa si sono recati nei diversi plessi del territorio per un giro di saluti, sorrisi e filastrocche condivise con i bambini delle scuole dell’Infanzia di Barberino, Marcialla, Vico e Sambuca.


“Per le amministrazioni comunali la scuola dell’infanzia diffusa sul territorio costituisce un valore enorme – dice il sindaco Giacomo Trentanovi – una risorsa collettiva per le singole comunità e non solo per quella scolastica, le scuole presenti e attive nelle frazioni mettono insieme le persone, creano occasioni di incontro, conoscenza e socializzazione, comportano una gioia e una vitalità che fanno bene al tessuto sociale, culturale ed economico del nostro territorio”. “Le politiche educative hanno avviato da tempo un processo di riqualificazione di tutti gli edifici scolastici - prosegue il sindaco David Baroncelli – abbiamo raggiunto importanti livelli di qualità sugli asili nido, scuole infanzia e primaria, istituti innovativi, all’avanguardia dove alta è la vivibilità e la possibilità di realizzare progetti sperimentali sul piano didattico, un terreno fertile per alimentare e far crescere i sogni dei bambini”