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A seguito di un normale controllo di accertamento effettuato dal Nucleo Guardie Zoofile ENPA di Firenze nei primi giorni del mese di ottobre su un cane di proprietà di una signora fiorentina, è stato verificato che l’animale era sprovvisto di microchip identificativo in quanto risultava che il cip era inserito nel collare e non sul corpo dell’animale.
Gli Agenti hanno provveduto immediatamente al sequestro del collare ed a attivare le indagini del caso.
Nel corso degli accertamenti è stato scoperto che il cane proveniva dall’Albania tramite dei volontari che si offrono per fare le staffette di cani tra l’Albania e l’Italia.

Dalle indagini compiute è stato identificato la persona che ha importato abusivamente in Italia il cane ed è stata sanzionata per la violazione prevista dalle normative comunitarie di cui l’Italia ha recepito con Legge n. 201 del 4/12/1010.

L’importazione di animali dai paesi esteri è debitamente normata dalla suddetta legge che prevede due diverse tipologie di violazioni, di cui una penale (per i soggetti che hanno approntato un’attività organizzata o reiterata di animali da compagnia – cani e gatti) l’altra, come nel caso in oggetto, di carattere amministrativo (chiunque trasporti, introduce o cede a qualsiasi titolo cani o gatti, nel territorio nazionale senza i requisiti previsti dalla vigente legislazione – senza microchip, passaporto, libretto sanitario ecc.)

La casualità del fatto, ha fatto scoprire un nuovo metodo illegale di introduzione nel territorio Italiano di animali (clandestini) facendoli passare alla frontiera come cani autorizzati. (lo strumento legge il cip a distanza, quindi l’operatore verifica il numero, che invece di essere sul cane è sul collare, traendo in inganno chi effettua il controllo)

Per quanto sopra si fa presente di prestare molta attenzione a chi ha intenzione di procurarsi a qualsiasi titolo cani provenienti dai paesi esteri (anche comunitari) che gli animali siano correttamente in regola con il microchip e la relativa documentazione a seguito.