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Comune di Firenze
Nicola Armentano (Presidente Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali), “Lo sport e il soccorritore laico: ancora una vita salvata”
Una legge dello Stato ha rafforzato la sicurezza nel mondo sportivo grazie ad una norma che prevede una maggior presenza di istruttori e dirigenti sportivi capaci di eseguire le prime manovre di rianimazione cardiopolmonare
“La scorsa è stata la settimana che promuoveva la rianimazione cardiopolmonare. Qualche giorno fa Sabrina, una donna di 47 anni ha avuto, durante la notte, un arresto cardiaco. Gli arresti cardiaci – ha detto il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano in Consiglio comunale – si verificano in misura maggiore in ambito domestico.
Una legge dello Stato ha rafforzato la sicurezza nel mondo sportivo grazie ad una norma che prevede una maggior presenza di istruttori e dirigenti sportivi capaci di eseguire le prime manovre di rianimazione cardiopolmonare. Maurizio, istruttore sportivo, ma anche marito della donna che mentre dormiva è andata in arresto cardiaco, grazie alla sua preparazione è riuscito a salvare Sabrina che è ancora viva e può ancora abbracciare i propri figli. Non solo la rianimazione precoce è alla base della riuscita di questa storia meravigliosa – prosegue il presidente Armentano – ma anche la catena del soccorso è stata perfetta: l'intervento immediato del 118, i professori di Careggi del reparto del professor Di Mario, l'alta tecnologia presente nel policlinico hanno contribuito, ognuno con la sua parte, a ridare vita a Sabrina. La cultura del soccorso deve continuare a permeare le coscienze. Sono convinto – aggiunge il presidente Armentano – che Maurizio avrebbe soccorso chiunque altro. Attraverso quell'esperienza avuta nel corso di formazione ha salvato la moglie. Il successo di tutto ciò passa dalla continua sensibilizzazione ed educazione alla cultura del soccorso e della formazione di nuove figure presenti sul territorio a disposizione di tutta la comunità. A questo proposito – conclude il presidente Armentano – è utile citare l'esperienza portata avanti da Unicoop che ha formato ventimila dipendenti che non saranno a disposizione solo dei clienti ma potranno, se necessario, mettersi a disposizione della comunità, anche in altri momenti dello loro quotidianità, proprio come è accaduto l'altra notte”. (s.spa.)

30/10/2017 17.13
Comune di Firenze


 
 


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