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Sabato 16 dicembre con inizio alle ore 9.30 verrà presentato il progetto “Dalla cura di sé all'espressione di sé: giovani con disabilità visiva a scuola di immagine” realizzato dalla collaborazione tra l’I.Ri.Fo.R. Regionale della Toscana e il Comitato Giovani dell’UICI Toscana presso la Biblioteca delle Oblate – via dell’Oriuolo, 24 Firenze

Come è nato il progetto?
L’idea era inizialmente nata dal desiderio dei nostri giovani e soprattutto delle ragazze con disabilità visiva di sentirsi uguali alle altre ragazze.
Certamente, già questo ha costituito una sfida poiché, non vedendo o vedendo poco, truccarsi senza commettere errori risulta non facile.
Ci siamo poi resi conto dell’importanza di altri aspetti quali la gestualità e la comunicazione non verbale e simbolica (tramite l’abbigliamento): una persona con disabilità visiva, soprattutto se congenita, ha bisogno di essere educata e deve capire quanto, soprattutto oggi, sia importante prendersi cura di sé da un punto di vista visivo.
Spesso, infatti, nelle relazioni, è la prima impressione quella che conta.

Quali sono stati i risultati del nostro progetto?
Questo progetto ci ha permesso di realizzare dei video didattici sul make-up utili sia alle ragazze che alle donne con disabilità visiva. In pratica i video guidano passo passo la persona non vedente che deve truccarsi. Ciò facilita quindi l’apprendimento dei movimenti da compiere, per truccarsi in autonomia.
Ovviamente, le ragazze le quali hanno preso parte al trucco sono anche state consigliate sui colori e sui prodotti da utilizzare che meglio si accostano alla loro carnagione.
I video possono anche essere utilizzati da familiari o da altri operatori che si trovano a dover supportare una donna non vedente che desidera imparare a truccarsi.
Tali video saranno presto disponibili sul nostro sito web e visibili previa richiesta e autorizzazione.

Quali sono stati i risultati degli altri 2 workshop, quello su moda e abbigliamento e quello sulla comunicazione interpersonale e non verbale?
I ragazzi che hanno partecipato agli workshop organizzati nell’ambito del progetto hanno per esempio imparato a fare il nodo alla cravatta, mentre le ragazze hanno appreso vari modi di indossare accessori quali sciarpe, borse ecc.
Durante l’incontro sulla comunicazione interpersonale, grazie alla riproduzione in 3D di alcune espressioni del volto, è stato possibile per i giovani poter comprendere l’espressione della gioia, della tristezza, dello stupore ecc.

Perché abbiamo deciso di realizzare un evento pubblico per parlare del nostro progetto?
In quanto crediamo che sia importante far capire a psicologi, educatori, vari operatori che in generale si occupano di disabilità visiva, così come alla cittadinanza in generale, che non vedere non significa non potersi prendere cura del proprio aspetto fisico. Ma anzi, per una maggiore inclusione sociale delle persone con disabilità visiva questi aspetti, che stanno diventando sempre più ponderanti nella nostra società, lo stanno diventando anche per chi ci vede poco o per niente.
Per questo è per noi importante fare cultura su questo tema e promuovere l’importanza del prendersi cura di sé per una persona con disabilità visiva. E in questo senso è importante che anche le famiglie dei ragazzi non o ipovedenti siano informati sulle possibilità esistenti.

Sarà presente l’Assessore Welfare e Sanità, Accoglienza e Integrazione, Pari Opportunità e Casa del Comune di Firenze, dott.ssa Sara Funaro

Al termine, un ringraziamento particolare ai partner e agli sponsor che hanno permesso la realizzazione del progetto:

Comune di Firenze e Biblioteca delle Oblate, Chianti Banca, Toscana Media Channel, Cesvot, UniVoc, Scuola Dora Bruschi, Polimoda International Institute Fashion Design & Marketing, Marzia Morganti Tempestini, UICI Siena

Unione Italiana Ciechi