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Si intitola "Intrecci di vita educativa 0-6" ed è la giornata di formazione rivolta ai docenti e agli educatori che si terrà domani, sabato 20 gennaio dalle ore 9.30 alle ore 13, nella sala auditorium di ChiantiBanca (piazza Arti e Mestieri, 1). L'iniziativa è organizzata dalla Conferenza per l’educazione, l’istruzione, la formazione l’orientamento e il lavoro della Zona Fiorentina Sud-Est ed è finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito del Progetto Educativo Zonale. Al centro della mattinata voci ed esperienze di cura nate dall'incontro tra genitori, educatrici, insegnanti e bambini. La conferenza sarà introdotta dai saluti del sindaco, del presidente della Conferenza educativa e dal dirigente scolastico Marco Poli.

I lavori si apriranno con Franco Cambi (Filosofo dell’educazione) sul tema "Io mi conosco: l’adulto consapevole e la cura di sé". Seguiranno, tra i relatori, Vanna Boffo (Università di Firenze) che apre un focus sull'argomento "Pratiche educative, di ascolto e di cura per l’alleanza con le famiglie". Ultimo intervento quello di Maria Rita Mancaniello (Università di Firenze) con la quale si parlerà di "ascolto del bambino: pratiche educative e di cura dell’infanzia".

In questa esperienza di formazione 0-6 l’obiettivo principale è quello di sviluppare lo scambio di conoscenze in un’ottica di crescita reciproca e di apprendimento socializzato fra educatori e insegnanti. La Conferenza per l’Istruzione della Zona Fiorentina Sud Est ha orientato il lavoro educativo in questa direzione già negli anni precedenti, a partire dalla stesura della carta dei servizi educativi per la prima infanzia di tutta la zona e, negli anni successivi, dando ampio spazio al coordinamento pedagogico zonale per promuovere e progettare una formazione che operasse in modo capillare in tutti gli ambiti di continuità educativa attivi nelle diverse realtà comunali. Per questo motivo, la condivisione e la co-costruzione degli elementi principali di un curricolo 0-6 saranno alla base dell’intervento formativo. Nella cura delle relazioni, e quindi anche quelle che riguardano la dimensione educativa, l’ascolto è una delle basi più importanti da cui partire per accogliere l’altro.