giovedì 19 aprile ore 21
teatro comunale Corsini
serata in ricordo di AYA
teatro del piccione
PICCOLI EROI
... a tutti i figli partiti
Giovedì 19 aprile alle 21 il Teatro Corsini di Barberino di Mugello ospiterà una serata in ricordo di AYA, il giovane ragazzo sudanese morto meno di due anni fa nella galleria dell’alta velocità di Vaglia, dove oggi è sepolto. Lo ricorderemo con lo spettacolo PICCOLI EROI, del Teatro del Piccione, una storia che parla di figli che partono e di madri che li guardano allontanarsi. Racconta dei tanti viaggi di chi si mette in cammino per scappare dalle guerre, dalla fame, o anche solo per cercare la propria strada. Racconta del diritto inviolabile di ogni figlio, bambino, ragazzo di diventare grande. Per questo lo abbiamo voluto dedicare ad AYA che questo diritto l'ha perso per sempre lungo i binari dell’alta velocità, “figlio partito" a cui non abbiamo saputo dare un futuro.
Alla serata prenderanno parte Jacopo Storni, giornalista che ha cercato di ricostruire la storia di AYA, Luigi Andreini del Progetto Accoglienza e i rappresentanti delle Amministrazioni di Barberino di Mugello e Vaglia.
La scena sarà una stanza contornata da un bosco, all'interno un tavolo e sette sedie. Tre notti da attraversare, tre case da abitare, tre personaggi femminili che, in sequenza, accolgono gli spettatori per farli viaggiare nel destino di chi coraggiosamente parte da casa per salvarsi la vita, o di chi si mette in viaggio, con altrettanto coraggio, per diventare grande.
Una storia umile ed esemplare allo stesso tempo, che si muove nell'ombra della grande Storia.
Racconta di donne che guardano i figli partire, con forza d'animo e speranza. Che restano ad abitare case vuote, ad aspettare notizie. E racconta di figli che partono, vicini e lontani. Eroi piccoli, perché chiamati a crescere, ma anche piccoli perché invisibili agli occhi del mondo: eroi con l'iniziale minuscola, che affrontano fatiche più grandi di loro, viaggi più grandi di loro. Figli in cammino, migranti, partiti per cercare una vita degna e felice, che è diritto di tutti.
Quale speranza vogliamo consegnare a questi nostri figli? Quale rispetto di fronte a chi tenta l'impossibile, per salvarsi la vita e con essa salvare anche tutti noi?
Con quale sguardo li seguiamo? dolorosamente impotenti? distaccati? spaventati? o pronti ad esserci?
E infine, cosa abbiamo da imparare noi, adulti, da loro, ragazzi e ragazze, se solo ci mettiamo in ascolto, se ci fermiamo a guardarli, anche solo per il breve tempo di uno spettacolo?
Insieme proveremo a cercare delle risposte a queste domande o anche solo a riflettere e ricordare, per il tempo almeno di uno spettacolo.
INGRESSO LIBERO – prenotazione consigliata
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