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Comune di Fiesole
Fiesole orfana di Paciscopi: la morte di un grande artista e intellettuale
Era stato amico di Ardengo Soffici, Ottone Rosai, Eugenio Montale, Romano Bilenchi, Alfonso Gatto
Nella serata di ieri, 14 maggio 2018, ci ha lasciati un grande fiesolano: Leopoldo Paciscopi.
Giornalista, pittore, scrittore, lascia nei fiesolani un bel ricordo di sé e della sua vita artistica.
Originario di Cavriglia, dove era nato il 2 ottobre 1925, scelse di vivere a Fiesole insieme alla sua amata Gigliola, scomparsa 4 mesi fa.
Si ricorda, tra le sue ultime iniziative pubbliche di rilievo, la mostra fatta a Fiesole nell’ottobre del 2015, in occasione del suo 90’ compleanno, curata da Giovanni Faccenda, dove furono ripercorse le varie stagioni della sua feconda attività pittorica e che è stata un grande successo personale e di pubblico.
“Ha raggiunto la sua Gigliola - dice il Sindaco Anna Ravoni, che di Paciscopi è stata anche grande amica - e lo ha fatto con la lucidità che lo ha accompagnato fino all’ultimo giorno”.

Ast in lutto per la scomparsa del collega Leopoldo Paciscopi
Il presidente Sandro Bennucci, i componenti del consiglio direttivo e di tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana, partecipano commossi al lutto della famiglia per la scomparsa del collega Leopoldo Paciscopi. Aveva 93 anni. Era stato inviato speciale de La Nazione e de Il Resto del Carlino. Ma molto proficua era stata la sua attività nel mondo letterario e artistico, dove l'aveva introdotto il padre, Dario, attore del cinema muto. Un mondo che lui aveva frequentato cominciando dal caffè delle Giubbe Rosse, nel quale era diventato amico di personaggi del calibro di Ardengo Soffici, Ottone Rosai, Eugenio Montale, Romano Bilenchi, Alfonso Gatto. Sia pure giovanissimo, partecipò, in ruoli di responsabilità, al ritorno della democrazia in Italia.
Dal 1995, Paciscopi era collaboratore della rivista della Fondazione Giovanni Spadolini, Nuova Antologia, e del comitato scientifico della Fondazione Primo Conti, a Fiesole. Dal 2009 era stato chiamato a far parte del comitato scientifico della Fondazione Soffici, a Poggio a Caiano. Di Leopoldo, che chiamavamo affettuosamente Poldino, ci mancheranno lo spirito e la battuta pronta, per nulla attenuata dall'avanzare dell'età.

15/05/2018 19.18
Comune di Fiesole


 
 


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