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Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Pecci Summer Live: concerto di Mulatu Astatke
Concerti per i trent' anni del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. In collaborazione con Prato Estate
Pecci
Prosegue la rassegna musicale PECCI SUMMER LIVE, una serie di concerti per festeggiare i trent'anni di attività del Centro Pecci. Giovedì 5 luglio alle ore 21.30 è di scena al teatro all'aperto del

museo il creatore dell'Ethio-Jazz Mulatu Astatke accompagnato da alcuni dei migliori musicisti del nuovo jazz inglese.


MULATU ASTATKE
5 LUGLIO ORE 21.30
Ingresso 15 e 18 € | biglietti: Boxoffice Toscana e Ticketone


Mulatu Astatke, compositore/vibrafonista e multistrumentista è uno dei più importanti musicisti africani di sempre. Negli anni ’60 ha creato il movimento musicale denominato Ethio-Jazz, in cui si

fondono tradizio­ne etiope, influenze latinoamericane ed improvvisazione jazzistica. Durante la sua carriera prestigiosa ha collaborato con artisti come Duke Ellington, John Coltrane e Miles Davis.

Nato nel 1943 a Jimma, il più grande centro urbano dell'Etiopia sud-occidentale, Mulatu Astatke inizia giovanissimo ad interessarsi di jazz. Decide di approfondire questa conoscenza trasferendosi a Londra e frequentando la London Trinity School of Music, prima di trasferirsi a Boston per entrare (primo musicista africano) al Berklee College of Music. Alla metà degli anni Sessanta incide i suoi primi due album di jazz afro-latino poi torna in Etiopia alla fine del decennio per creare la sua musica, "L'Ethio-Jazz", mescolando i suoni della tradizione etiope con gli strumenti del jazz, i ritmi africani con l'improvvisazione. Dopo le importanti collaborazioni con Ellington, Coltrane e Davis, nel 2005 il regista Jim Jarmusch inserisce sette composizioni di Astatke nella colonna sonora del film "Broken Flowers" facendolo conoscere in tutto il mondo mentre la Red Bull Music Academy lo ha tributato nel 2008 in una storica serata a Londra. L'anno seguente Astatke con l'album "Inspiration Information", prodotto insieme al collettivo inglese The Heliocentrics, conquista vari premi e riconoscimenti internazionali. I suoi ultimi lavori "Mulatu Steps Ahead" (2010) e Sketches of Ethiopia" (2013) contengono ancora gli elementi della Ethio-Jazz nelle sue sfaccettature più fumose e dilatate, album accolti positivamente da critica e pubblico e che danno un nuovo e giusto lustro ad uno dei più importanti musicisti africani di sempre.

04/07/2018 10.47
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci


 
 


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