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Comune di Figline e Incisa Valdarno
A Figline uno spettacolo su migrazioni e multiculturalismo
Sabato 7 luglio alle 21 nove attori (europei, extracomunitari e immigrati di seconda generazione) in scena nell’arena del Garibaldi. Ingresso libero
Si terrà sabato 7 luglio alle 21, nell’arena del Teatro Garibaldi (piazza Serristori, Figline), lo spettacolo dal titolo “Non siamo Baobab”, incentrato sui temi dell’integrazione sociale e della multiculturalità.

Si tratta di una rappresentazione teatrale che si inserisce nel progetto DiscriMigrazioni, promosso dall’associazione culturale Arca Azzurra e realizzato con il contributo della Città Metropolitana di Firenze e in partnership con il Comune di Figline e Incisa Valdarno, insieme a Laboratorio Amaltea, Collectif Liberatalia, Unione Comunale del Chianti Fiorentino, Istituto comprensivo San Casciano Val di Pesa, Oxfam Italia, Gli Anelli Mancanti, Forum Cittadini Insieme, Casto (coordinamenti delle Associazioni Senegalesi Toscane), associazione Mezcla e Coop21.

L’obiettivo del progetto è quello di promuovere il dialogo interculturale nel territorio toscano, utilizzando il Teatro come mezzo di sensibilizzazione e cambiamento sociale contro i pregiudizi e le discriminazioni. È per questo motivo che nella fase di realizzazione del progetto – sfociato poi nella essa in scena di questo spettacolo – sono stati coinvolti anche 10 giovani immigrati di seconda generazione.

Tornando alla rappresentazione teatrale, l’ideazione e la regia sono di Patrick Duquesne, mentre il titolo - tratto da un commento della scrittrice senegalese Fatou Diome – vuole invitare il pubblico a riflettere sul fatto che la migrazione è un fenomeno insito nella natura umana, da sempre incline a spostarsi e a mescolarsi. La storia “Non siamo Babobab” ruota infatti attorno alla vita di una famiglia multiculturale (mamma bianca, papà nero e figlia mulatta) che si trova a fronteggiare una contraddizione: accogliere degli immigrati costretti alla clandestinità oppure evitare guai con la giustizia, ma avere rimorsi di coscienza.

A portare in scena questa vicenda saranno nove attori e attrici di origine diversa (Somala,

Belga, Guineana, Camerunese, Italiana, Ivoriana, Egizia, Colombiana, Gambiana) pronti a raccontare i drammi dei migranti, non solo intesi come clandestini, ma anche come rifugiati politici, immigrati di prima e seconda generazione, espatriati europei, viaggiatori.

L’ingresso è libero.

Per saperne di più sul progetto: http://arca-azzurra.it/wordpress/?page_id=166

04/07/2018 12.07
Comune di Figline e Incisa Valdarno


 
 


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