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Provincia di Pistoia
Canone TV: l’ignoranza della legge non scusa, ma talvolta le procedure possono non essere eque
Istanza del Difensore civico Bellonzi all’Agenzia delle Entrate e al Ministero dell’Economia e delle Finanze
La recente disciplina sull’abbonamento televisivo, con addebito diretto in bolletta elettrica, sicuramente ha contribuito a diminuire le evasioni del tributo.

Nella fase di prima applicazione, dal 2016, si sono però verificati errori, e molti cittadini hanno dovuto ricorrere all’Agenzia delle Entrate per la procedura di reclamo in caso di addebiti non dovuti.

Vi è però da dire che in caso di mancato possesso del televisore la procedura è più complicata rispetto al passato. Il cittadino è oggi costretto a presentare una dichiarazione sostitutiva, dal 1° luglio dell’anno precedente al 31 gennaio dell’anno di riferimento, in cui afferma di non avere la disponibilità dell’apparecchio tv. Se questa dichiarazione viene però presentata dal 1° febbraio al 30 giugno dell’anno di riferimento, questa avrà effetto solo per l’addebito del secondo semestre.

In sede di prima applicazione non tutti i cittadini erano stati informati di questi termini perentori -pensiamo soprattutto alla condizione degli anziani e soggetti fragili-, e vi sono state dichiarazioni che sono state tardive, pur in assenza di apparecchi televisivi.

Si è presentato all’Ufficio del Difensore civico proprio un anziano pistoiese, che rivendica con decisione il fatto che ha dovuto pagare forzosamente con l’addebito in bolletta, per questa dimenticanza iniziale, pur non avendo avuto -e continuando a non avere- il possesso di nessun televisore (e continuando a dover inviare, ogni anno, una raccomandata senza busta con l’autocertificazione compilata e la copia del documento di identità, attraverso una modulistica che è variata per ben tre volte).

La legge è chiara, in questo caso: deve pagare, perché non è ammessa l’ignoranza della norma, anche in fase di prima applicazione, e non era previsto un obbligo di informazione rivolto a tutti i cittadini.

Ci è sembrato giusto, in questo caso, rivolgere al Ministero e all’Agenzia delle Entrate un nostro pensiero a riguardo non solo dell’applicazione del principio di legalità, ma anche dell’equità e della giustizia sostanziale. In queste ipotesi il Difensore civico ha l’onere di evidenziare problematiche e possibili correzioni al sistema amministrativo e anche legislativo.

04/07/2018 12.25
Provincia di Pistoia


 
 


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