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Uncem
Banda ultralarga, UNCEM al lavoro con Infratel, Open Fiber, gli operatori Telco
"Fare in fretta e bene i lavori, il piano non puo' fallire, pensiamo subito a nuovi servizi"
Sulla banda ultralarga dobbiamo fare in fretta. E fare bene i lavori in tutti i Comuni dei cluster C e D, quelli oggetto di investimento pubblico per oltre 3 miliardi e mezzo di euro in 7000 realtà municipali di Alpi, Appennini e non solo. È l'appello lanciato dal seminario Uncem dedicato proprio alla nuova infrastruttura e all'Agenda digitale per le aree montane. Uncem è da anni al lavoro con Infratel, Open Fiber, gli operatori di telefonia mobile per affrontare le sfide del digital divide, da ridurre con interventi strutturali che tocchino rete dati, telefonia mobile, tv. "Alla vigilia dell'assegnazione del 5G e delle nuove frequenze per il digitale terrestre, un grande pezzo di Italia non può essere escluso dalle trasformazioni". Lo ha detto con chiarezza al Seminario Uncem il Presidente nazionale Marco Bussone. Lo ha scritto anche al Vicepremier Luigi Di Maio "Il Mise deve intervenire. noi facciamo la nostra parte, intanto sulle autorizzazioni - spiega - perché troppi Comuni ci risulta non abbiano ancora sottoscritto gli accordi per autorizzare i lavori della banda ultralarga. Regioni, Province e Città metropolitane non sempre agevolano il percorso e la velocità degli interventi. Servono invece snellezza e velocità. Questo piano, come ci ha spiegato Open Fiber, è unico e il solo di questa portata in Europa. Non può fallire. Si deve arrivare a mille Comuni entro l'anno, secondo i piani, e procedere velocemente verso il 2020. Uncem ha chiesto di conoscere progetti e tempistiche per tutti i Comuni italiani interessati dall'investimento. Ne va del futuro del Paese e della riduzione delle sperequazioni".

21/09/2018 9.34
Uncem Toscana


 
 


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