Carabinieri-Comando provinciale di Firenze
Carabinieri di Castelfiorentino. Arrestato, un 27enne albanese, su provvedimento del giudice, per aggravamento della misura cautelare
La Corte d’Appello aveva emesso un provvedimento di aggravamento di misura cautelare ordinando la custodia cautelare in carcere del giovane, per aver presentato documentazione falsificata in modo da ottenere permessi lavorativi
All’uomo, arrestato in flagranza a Firenze nel marzo scorso per ricettazione e illecito utilizzo carte di pagamento, il Giudice aveva in un primo momento prescritto l’obbligo di dimora (con permanenza domiciliare notturna) e di presentazione alla p.g. L’albanese, incurante di ogni prescrizione, non si era affatto presentato dai carabinieri del posto che lo avevano rintracciato solo diversi giorni dopo a casa di un connazionale.
Successivamente aveva comunque violato il provvedimento, allontanandosi dalla propria abitazione in orario notturno. Il 10.4.18 era stato quindi arrestato dai militari e sottoposto agli arresti domiciliari su provvedimento dello stesso giudice.
Il ragazzo, dopo qualche giorno, aveva richiesto e ottenuto dal Tribunale di Firenze il permesso per recarsi quotidianamente a lavoro (dalle 6 alle 14) presso una ditta di Colle Val d’Elsa. Successivamente, quando il procedimento penale era in fase di appello, il detenuto aveva richiesto alla Corte d’Appello di Firenze (nonostante non ve ne fosse motivo perché già autorizzato) i permessi per poter lavorare presso un’azienda di Prato gestita da due connazionali.
Poiché non vi era stata alcuna comunicazione relativa alla cessazione del rapporto di lavoro con l’azienda di Colle Val d’Elsa, la nuova istanza ha insospettito i carabinieri di Castelfiorentino che hanno pertanto avuto dubbi sull’autenticità della documentazione presentata all’epoca. Hanno quindi attivato i carabinieri di Colle Val d’Elsa per verificare se quanto raccontato dal giovane corrispondesse al vero: effettivamente la società esisteva ma non era operativa da due anni e soprattutto R.M. non era minimamente conosciuto dai titolari.
La Corte d’Appello ha pertanto emesso un provvedimento di aggravamento di misura cautelare ordinando la custodia cautelare in carcere del giovane, per aver presentato documentazione falsificata in modo da ottenere permessi lavorativi. I carabinieri della Stazione di Castelfiorentino hanno quindi eseguito nella sera di ieri il provvedimento traducendo il soggetto presso il carcere di Sollicciano.
23/10/2018 12.51
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze