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Regione Toscana
Ricerca Sanitaria: informativa su scambi con la Cina
L’atto, iscritto all’ordine del giorno, non è stato illustrato ma acquisito come tale. Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini: “Necessario capire se si possono attivare sinergie su prevenzione e sicurezza sul lavoro”
L’accordo quadro di collaborazione sullo sviluppo delle risorse umane e la ricerca sanitaria tra la Regione Toscana e l’Health human resources development center (Hhrdc) della Repubblica popolare cinese, al centro dell’informativa della Giunta iscritta all’ordine del giorno della seduta del Consiglio di oggi 19 dicembre, che tuttavia non è stata illustrata, ma acquisita come tale.

L’intesa, si legge nel documento, parte dalle numerose collaborazioni con la Cina in ambito sanitario e attive sul territorio toscano. Una cooperazione che ha portato alla costituzione di un gruppo di lavoro con soggetti che operano nell’ambito di scambi formativi e buone pratiche. Questa attività, si legge nelle motivazioni, si inserisce nel quadro dei lavori della rete ‘Presidio affari europei e internazionali in ambito sanitario, socio-sanitario e sociale’, istituita con delibera di Giunta (numero 232/2017) come “modello organizzativo che pernette la messa in rete di tutti i soggetti del sistema sanitario regionale in tema di politiche europee, risorse, bandi, iniziative e collaborazioni di respiro internazionale”.

Tra le attività previste, anche la formazione congiunta, progetti e programmi di ricerca, scambi formativi tra esperti di medicina tradizionale cinese, promozione di iniziative congiunte di collaborazione in ambito sanitario. Le aree prioritarie dell’accordo sono infatti gestione sanitaria, salute pubblica e medicina cinese, ricerca sanitaria, sistema di emergenza sanitaria, integrazione tra medicina tradizionale cinese e medicina occidentale, salute globale, gestione del rischio clinico e sicurezza del paziente.

Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini, pur rilevando l’importanza di uno scambio continuo con la Cina, ha sostenuto che l’informativa manca di un punto fondamentale: la possibilità di sviluppare sinergie su prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. “Occorre fare più integrazione anche sotto il profilo dello sfruttamento lavorativo” ha detto.

19/12/2018 18.41
Regione Toscana


 
 


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