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Redazione di Met
Il Premio Giovanni dalle Bande Nere celebra l’eccellenza fiorentina nel mondo. La famiglia Ferragamo premiata dalla Compagnia de’ Semplici
Il riconoscimento è stato consegnato dal presidente della Compagnia, il Magnifico Andrea Calistri, alla presenza del Sindaco Dario Nardella che ha invitato la Compagnia a tenere la consegna del prossimo Premio nella sala Giovanni dalle Bande Nere di Palazzo Vecchio
La famiglia Ferragamo è stata premiata dalla Compagnia de’ Semplici come ambasciatrice di Firenze nel mondo. L’associazione fiorentina, che dal 1996 promuove iniziative per la valorizzazione della cultura fiorentina e della fiorentinità, ha consegnato giovedì sera il Premio “Giovanni Dalle Bande Nere” alla famiglia Ferragamo nella cornice di Palazzo Spini Feroni, simbolo del marchio Ferragamo e sua sede centrale fin dal 1938.

Il presidente della Compagnia de’ Semplici, il Magnifico Andrea Calistri, alla presenza del Sindaco di Firenze Dario Nardella, ha conferito il riconoscimento a Giovanna Gentile Ferragamo insieme a Leonardo Ferragamo, Massimo Ferragamo e sua moglie Chiara Miari Fulcis. Il professor Giovanni Cipriani, ha spiegato poi l’origine e il significato del Premio Giovanni dalle Bande Nere. I partecipanti hanno potuto anche prendere parte a una visita privata al palazzo e al Museo Ferragamo, con la sua collezione che documenta l’intero arco di attività di Salvatore Ferragamo dal 1927 al 1960, per proseguire fino ai giorni nostri.

«In quest’annata che la Compagnia de’ Semplici ha dedicato alla Firenze delle Arti e dei Mestieri – ha spiegato Andrea Calistri, presidente in carica - abbiamo scelto di premiare i membri della famiglia Ferragamo con il titolo di Ambasciatori di Firenze nel mondo, per tutto quello che durante la loro lunga attività hanno saputo rappresentare nel mestiere della moda e della calzatura, diventando uno dei simboli della fiorentinità riconosciuto a livello globale».

«La nostra sede è sempre stata a Firenze, il nostro quartier generale è Palazzo Spini Feroni, scelto e acquistato da mio padre negli anni 30. Mio padre, al rientro dal periodo americano, scelse Firenze perchè città d’arte e luogo di forte tradizione artigianale. Oggi continuiamo a consolidare il rapporto con questa città e ci piace impegnarci anche a favore delle attività culturali ed al restauro di alcuni beni architettonici, una collaborazione virtuosa fra pubblico e privato e un ringraziamento della nostra famiglia alla città e all’intenso sodalizio creato da mio padre che prosegue tuttora - ha spiegato Giovanna Gentile Ferragamo - tutto quello che abbiamo realizzato negli anni è dunque un modo per esprimere la nostra gratitudine a Firenze per quello che ci ha dato».

«Ringrazio la Compagnia de’ Semplici – ha detto Dario Nardella -, per tutto ciò che fa per la città. Le intenzioni che muovono questa associazione sono legate alla scoperta e alla valorizzazione di Firenze e questo è prezioso per tutti i cittadini. E quest’anno non potevate fare scelta migliore, consegnando il premio alla famiglia Ferragamo, per la quale il 2018 è stato un anno doloroso per la scomparsa di una donna straordinaria come Wanda Ferragamo. È un bel modo di fare tesoro di ciò che Wanda e Salvatore hanno fatto per Firenze. Visto che questo premio è intitolato a Giovanni dalle Bande Nere – ha aggiunto il sindaco -, credo che non ci sia luogo migliore della sala di Palazzo Vecchio a lui intitolata per ospitare la cerimonia di premiazione: per questo vi invito a consegnare il prossimo premio proprio nel luogo a lui dedicato».

Il premio, dedicato a Giovanni dalle Bande Nere, un personaggio che fa riferimento alla fiorentinità storica e rivela lo stretto legame che la Compagnia mantiene con la Firenze del Rinascimento, viene consegnato ogni anno dalla Compagnia de’ Semplici a personalità illustri che abbiano operato per esaltare l’eccellenza della fiorentinità. Un riconoscimento trasversale, conferito negli anni a personalità della cultura, della medicina, dello spettacolo, dello sport e delle arti: da Giancarlo Antognoni (2011) a Giovanni Galli (2012), da Narciso Parigi (2013) a Nano Campeggi (2014), da Eugenio Alphandery (2015) a Eugenio Giani (2016), fino ad Antonio Paolucci (2017) e allo stesso Dario Nardella che ha ricevuto il premio lo scorso anno.

12/01/2019 16.30
Redazione di Met


 
 


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