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Non-profit in provincia di Firenze
Inviata alle istituzioni locali copia della pubblicazione “Trame criminali nella provincia di Arezzo e nel Valdarno Aretino e Fiorentino”

Nei giorni scorsi abbiamo provveduto a inviare copia della pubblicazione dal titolo “Trame criminali nella provincia di Arezzo e nel Valdarno Aretino e Fiorentino” ai Sindaci del Valdarno Aretino e Fiorentino, al Sindaco di Arezzo, al Presidente della Provincia di Arezzo, al Presidente della Città Metropolitana di Firenze, al Prefetto di Arezzo, al Questore di Arezzo, ai Comandanti della Compagnia dei Carabinieri di San Giovanni Valdarno e della Compagnia della Guardia di Finanza di San Giovanni Valdarno.

La pubblicazione è stata realizzata dal Coordinamento del Valdarno Superiore di Libera, grazie al paziente lavoro di ricerca compiuto da Fulvio Turtulici, membro del nostro coordinamento, che ha ripercorso quasi 20 anni di inchieste nel nostro territorio e nella nostra Provincia, partendo da reati e delitti che possono essere l’anticamera a possibili casi di infiltrazioni mafiose.

Dalla lettura della pubblicazione emerge una situazione dalla quale non esistono al momento prove di un radicamento nel territorio valdarnese delle organizzazioni mafiose, ma appare chiaro che le nuove mafie si muovono in regioni come la Toscana e in aree come il Valdarno, non per conquistare un territorio, ma per fare affari e al tempo stesso inquinare un’economia sana e legale.

Reati come la corruzione, l’ estorsione, l’usura, il riciclaggio, lo spaccio di stupefacenti, possono portare o essere l’anticamera anche a fenomeni di infiltrazione.

Nell’ultimo triennio la Toscana è al 4°posto in Italia, dopo le 3 principali regioni a presenza storica delle mafie (Campania, Calabria e Sicilia), per numero di soggetti denunciati o arrestati con l’aggravante per mafia (223 persone).

Sono significative, secondo i magistrati, le evidenze giudiziarie rispetto a soggetti che individualmente attraverso le proprie condotte illecite, hanno avuto quale finalità il favoreggiamento di organizzazioni criminali di stampo mafioso.

È quanto emerge dall’ultimo rapporto sulla corruzione in Toscana realizzato per conto della Regione dalla Scuola Superiore La Normale di Pisa, che analizza i principali indicatori-spia della probabile presenza di fenomeni di criminalità organizzata che mostrano un significativo aumento del rischio criminalità in Toscana.

Questo è il caso per esempio delle denunce per estorsione e riciclaggio (il cui tasso è di gran lunga il più elevato in Italia, quasi quattro volte quello nazionale), e delle denunce per attentati.

La nostra è una ricerca semplice, essenziale, di chi vivendo in un determinato territorio e avendo a cuore temi come la legalità e la giustizia sociale, vuole aiutare il proprio contesto sociale, associativo, istituzionale, sindacale, economico e politico, a saper tenere gli occhi aperti su quanto accade, imparando a saper leggere, noi per primi, quelli che possono essere i movimenti criminali che possono sfociare in possibili fenomeni di infiltrazione mafiosa.

Un atteggiamento che non vuole creare paure o inutili allarmismi, ma solo far prendere coscienza all’opinione pubblica, che occorre vigilare e stare attenti.

Ma questa pubblicazione è anche una forma di ringraziamento a chi come la Prefettura, tutte le Forze dell’Ordine e la Magistratura, ogni giorno in silenzio e con efficacia, si muove utilizzando tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione, per impedire che fenomeni di infiltrazione mafiosa accadano o possano diffondersi.

In fondo questa nostra limitata ricerca è un po’ anche un parziale resoconto dell’importante lavoro svolto in questi anni a difesa del nostro territorio e della nostra sicurezza.

I fenomeni di infiltrazioni mafiose come da anni ci dicono tutti gli studi, i magistrati e le forze dell’ordine, sono un problema che non va preso sotto gamba, non va enfatizzato, ma va conosciuto e affrontato dal mondo civile e politico, per impedire a queste organizzazioni criminali di attaccare e condizionare la vita economica e sociale delle nostre comunità, rendendo tutti noi più poveri e insicuri.

Per questo motivo, per aiutarci a sviluppare un processo di conoscenza da parte dell’opinione pubblica, siamo a chiedere la collaborazione anche alla vostra testata, allegando a questo comunicato il Pdf della nostra pubblicazione affinché anche i vostri lettori che lo desiderano possano consultarlo e anche scaricarlo.

Libera - Coordinamento Valdarno

09/02/2019 14.44
Non-profit in provincia di Firenze


 
 


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