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Regione Toscana
Legge 194: indirizzi regionali a garanzia di applicazione
Il Consiglio regionale approva a maggioranza una risoluzione, illustrata da Paolo Sarti (Sì -Toscana a sinistra)
Una proposta di risoluzione in merito agli indirizzi regionali a garanzia dell’effettiva applicazione della legge 194/78 riguardo al percorso consultoriale, l’implementazione dell’aborto farmacologico anche extraospedaliero nonché l’accesso alla contraccezione gratuita è stata presentata a firma dei consiglieri regionali Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), Serena Spinelli (Art.1-Mdp), Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt), Alessandra Nardini (Pd), Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), Monia Monni (Pd), Valentina Vadi (Pd), Elisabetta Meucci (Pd), Fiammetta Capirossi (Pd), Ilaria Bugetti (Pd), Ilaria Giovannetti (Pd).

La risoluzione, approvata dall’Aula a maggioranza, impegna la Giunta regionale a predisporre gli atti amministrativi necessari riguardo l’attuazione degli obiettivi generali in merito alla garanzia di standard omogenei nel percorso di presa in carico “definendo i requisiti di qualità e sicurezza necessari per l’accreditamento del servizio nella sua interezza” e, tra le altre cose, riguardo l’attuazione degli obiettivi specifici in merito alla garanzia dell’informazione sull’accesso e le modalità di svolgimento dell’interruzione volontaria di gravidanza, la possibilità di scelta tra aborto farmacologico e chirurgico, la somministrazione dell’aborto farmacologico in ambulatori e consultori, la contraccezione gratuita con tutti i metodi che la scienza mette a disposizione.

Nell’illustrare l’atto, Paolo Sarti (Sì Toscana a sinistra) ha parlato di un tavolo che ha lavorato dal maggio 2018, “coinvolgendo tutti i soggetti e arrivando a un documento coerente e rispettoso della dignità della donna, grazie alla possibilità dell’aborto farmacologico e alla contraccezione gratuita”. Da qui il successo con le Asl che si sono organizzate, ma anche la necessità di continuare il percorso per incrementare l’aborto farmacologico su tutto il territorio e per potenziare i consultori. Il consigliere ha quindi concluso il proprio intervento ringraziando tutti i partecipanti al tavolo e chiedendo di poter proseguire il percorso, e di impegnarsi affinché l’obiezione di coscienza non sia di ostacolo. “Non si tratta di un tema che riguarda solo le donne – ha sottolineato – è una problematica sociale che riguarda tutti”.

Andrea Quartini (M5S), anticipando il voto favorevole del proprio gruppo, si è detto dispiaciuto di non aver potuto lavorare al tavolo e ha parlato di “tassello per far funzionare al meglio i consultori”.

Secondo Monica Pecori (Gruppo misto Tpt) questo atto è “importante non solo per dare un indirizzo univoco e unitario, ma anche per rispondere a tutto quello che sta venendo fuori a livello nazionale, che sembra portarci indietro nel tempo”.

Di buon lavoro del tavolo e di atto di indirizzo per continuare sulla strada tracciata ha parlato anche Serena Spinelli (Art. 1 - Mdp), soffermandosi sulla “metodica farmacologica, nell’interesse della donna e del sistema, dal punto di vista organizzativo”.

Anche per Valentina Vadi (Pd), grazie ad un “tavolo tecnico e mai ideologico, capace di coinvolgere tutti gli attori, l’approccio è stato pratico e concreto”.

Luciana Bartolini (Lega), annunciando l’astensione, ha chiesto che i consultori siano strutturati in maniera diversa e ha parlato di passaggio “un po’ fumoso riguardo alla gratuità della interruzione di gravidanza”.

Stessa espressione di voto anche per Elisa Montemagni (Lega) secondo la quale è prematuro andare ad approvare un atto “un po’ nebuloso in tema di gratuità dei metodi che la scienza mette a disposizione, vista l’impreparazione del sistema nel recepire le indicazioni”.

“Non condivido lo spirito dell’atto e credo molto più nella formazione e nella contraccezione” ha affermato il consigliere Paolo Bambagioni (Pd), annunciando il voto contrario.

Per Alessandra Nardini (Pd) invece “è necessario garantire la libertà di scelta di tutte e di tutti, soprattutto in un momento storico di attacco alla 194”.

Telegrafico il consigliere Francesco Gazzetti (Pd), che ha parlato di un testo importante, grazie al positivo metodo di lavoro del tavolo regionale.

A chiudere gli interventi il consigliere Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) che si è soffermato sull’obiettivo di garantire a tutte le donne di abortire e ha chiesto il voto elettronico.

L’Aula di palazzo del Pegaso si è così espressa: su 22 votanti, 21 hanno votato a favore, 1 contrario e 6 hanno optato per l’astensione.

13/02/2019 17.11
Regione Toscana


 
 


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