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Arcidiocesi di Firenze
Firenze. Completata la 'Casa della Carità', progetto innovativo di condominio solidale
Inaugurato il secondo lotto del complesso nel quartiere di Novoli
La 'Casa della Carità', nata a Firenze nel popoloso quartiere di Novoli per dare una riposta concreta all'esigenza di servizi e housing sociale per persone svantaggiate, è stata completata ed entra in piena attività. Nel condominio solidale convivono, sono in relazione, e trovano sostegno le categorie più fragili: persone con difficoltà economiche, anziani, bambini e migranti, ben inseriti nel contesto sociale cittadino.
Inaugurato il secondo lotto (Lotto B 1.538 mq) del condominio solidale realizzato in via Corelli dall'Arcidiocesi di Firenze, gestito dalla Fondazione Solidarietà Caritas Onlus, e co-finanziato con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana e della Fondazione CR Firenze.

I locali, divisi in due blocchi del nuovo edificio, sono costituiti da una grande cucina professionale, tre ampie sale, e un quarto spazio al piano superiore con 50 posti letto.
In una delle sale sarà trasferita la Mensa del Quartiere 5 per la quale esiste una convenzione apposita con il Comune di Firenze e che, al momento, è ospite nei locali di via Baracca adiacente alla mensa più ampia e storica della Caritas; mentre nelle altre due sale troverà spazio un centro diurno per gli anziani del quartiere gestito dalla Fratellanza Popolare di Peretola.

I 50 posti letto al piano superiore, fino ad ora utilizzati per l'emergenza freddo rivolta a donne, serviranno invece ad accogliere i migranti entrati nel sistema Sprar, presi in carico dalla Fondazione Caritas.
Nella grande cucina professionale saranno preparati oltre 300 pasti al giorno destinati: ai frequentatori della mensa di quartiere, ai 50 migranti ospiti del condominio, ai 12 ragazzi del centro per minori, collocato sempre all'interno della Casa della Carità, e infine altri pasti saranno consegnati agli ospiti delle case di accoglienza gestite in città sempre dalla Fondazione Caritas Onlus.

In questa nuova parte del complesso si trova anche la cappella realizzata con la collaborazione della Scuola di Arte sacra di Firenze.
Con oggi si completa quindi l'ospitalità e l'attività del condominio solidale dove, nell'altro edificio inaugurato nel 2016, si trovano la portineria, 14 mini appartamenti (4 monolocali, 8 bilocali e 2 trilocali), un centro diurno per minori, e una sala incontri da 85 posti utilizzata per attività comuni.
Dei 14 alloggi, destinati a singoli o coppie di anziani autosufficienti e piccoli nuclei familiari, 12 sono già occupati.
La Casa della Carità è il segno tangibile lasciato a Firenze dal V Convegno Ecclesiale Nazionale del novembre 2015 "In Gesù Cristo il nuovo umanesimo" che ha visto coinvolti nell'ideazione e realizzazione tre soggetti: la Conferenza Episcopale Italiana, che ha devoluto allo scopo due milioni e cinquecentomila euro, la Fondazione CR Firenze che ha donato altrettanti due milioni e cinquecentomila euro, e l’Arcidiocesi di Firenze che ha destinato all’iniziativa un milione e cinquecentomila euro.

All'inaugurazione è intervenuto don Ivan Maffeis, Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana: "Sullo sfondo di un tempo che presenta diversi segni di sfilacciamento sociale, diventa ancora più significativa e dirompente la solidarietà corale che qui si esprime nella realizzazione della Casa della Carità. Casa dice famiglia, dice comunità, è spazio di relazioni, di aiuto, sostegno e reciprocità; casa è capitale sociale. Casa è cultura, testimonianza che è possibile, e fecondo, avvicinare l’altro, farsi prossimo, porsi accanto a quanti soffrono, con la sincera volontà di cambiare insieme le cose.

"Con la Casa della Carità si concretizza un autentico umanesimo fondato sul Vangelo, fatto di incontro e attenzione ai fratelli, e si intercettano quelle periferie urbane, ma soprattutto esistenziali, a cui ci richiama sempre Papa Francesco - ha detto l'Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori.- Si tratta di una nuova forma abitativa, del vivere insieme, che mette al centro la relazione fra le persone, quelle del quartiere e gli ospiti o frequentatori del condominio solidale. Un progetto dove sin dall'inizio la fragilità è stata interpretata non come elemento critico, o vista solo dal lato assistenziale, ma come un'opportunità da cui generare risorse per il bene di tutti. È nel riconoscimento della comune umanità che è possibile costruire una società più giusta, aperta e inclusiva, che è possibile creare dialogo, superare i conflitti, e far nascere la pace. La nostra Casa della Carità può essere un modello della società che vogliamo contribuire a costruire".

Presente all'inaugurazione anche la Vice Presidente di Fondazione CR Firenze, Donatella Carmi: ''Salutiamo oggi con grande soddisfazione – dichiara la Vice Presidente Carmi – la conclusione di un progetto di grande importanza non solo per questo quartiere di Firenze ma anche per tutta la città. Per la nostra Fondazione la 'Casa della Carità' costituisce il modello di una nuova e diversa operatività condivisa su una operazione che ha visto all'opera, sullo stesso obiettivo, la Diocesi, la Conferenza Episcopale Italiana, la Caritas. Un desiderio di 'fare squadra', ancora più necessario in questi anni di difficile congiuntura, che il cda della Fondazione si è dato fin dall’inizio del suo mandato e che abbiamo potuto mettere in pratica in tantissimi progetti ancora in corso e in parte ultimati. In questa occasione il risultato ha ancora più valore ed è di grandissima utilità perché si inserisce in un tessuto sociale particolare e interessa una fascia di popolazione alla quale guardiamo con tutti noi con molta attenzione. Crediamo che un luogo come questo possa favorire il dialogo e la socializzazione tra popolazioni diverse che hanno sempre più bisogno di integrarsi con la nostra comunità’’.

condominio solidale a Novoli (FontefotoArcidiocesiFirenze)

01/04/2019 9.25
Arcidiocesi di Firenze


 
 


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