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Comune di Castelfiorentino
Castelfiorentino. Il Centro storico si anima con le installazioni di Davide Dall’Osso
Venerdì 10 maggio (ore 17.00) inaugurazione della mostra itinerante “Lo Spazio per essere”, che si potrà ammirare nei poli espositivi e nelle vie del centro storico alto e basso.
Il Centro storico si anima con le installazioni di Davide Dall’Osso
Enormi cavalli svettano da ieri nei luoghi-simbolo del centro storico di Castelfiorentino. Ed è solo l’inizio. Perché quella che vedremo da venerdì si preannuncia la più grande mostra diffusa di arte contemporanea che sia mai stata realizzata nel borgo valdelsano, nonché una delle più importanti realizzate dall’artista. E’ “lo spazio per essere” di Davide Dall’Osso, che sarà inaugurata venerdì 10 maggio (dalle ore 17.00) con un percorso che partirà dalla Pieve di Sant’Ippolito, per poi spostarsi lungo le vie del centro e i poli espositivi dove sono state collocate le sculture dell’artista: il Teatro del Popolo, il Museo Be.Go., l’Oratorio di San Carlo, e altri spazi adibiti appositamente per ospitare le sue opere. Al percorso inaugurale parteciperà il Sindaco e l’intera Giunta Comunale.
La mostra di Davide Dall’Osso, che è promossa dal Comune di Castelfiorentino, si propone come evento di punta dell’intera stagione estiva: essa infatti animerà il centro storico fino all’11 ottobre, e rappresenterà pertanto un forte elemento di richiamo per i turisti (anche stranieri) che sceglieranno la Toscana centrale come meta delle loro vacanze.
Attraverso le sue sculture, Davide Dall’Osso intende raccontare Il Viaggio che l’uomo compie alla ricerca della sua identità. Un viaggio che lo porta ad attraversare terre, a confrontarsi con differenti popoli e differenti culture. Per dare forza al senso del cammino che l’uomo compie nella sua esistenza, il cavallo riveste un ruolo fondamentale. Esso rappresenta per l’artista la volontà, la determinazione, la tenacia dell’uomo. Con il cavallo, nei secoli, abbiamo viaggiato, scoperto, scambiato, conquistato la nostra cultura, la nostra storia. Con il cavallo esiste inoltre un rapporto di empatia che ci ha permesso di essere ciò che siamo, un’umanità di diversità.
“Lo spazio per Essere” intercetta una tematica che da sempre ma soprattutto recentemente, è stata oggetto di confronti, talvolta anche accesi, sulla diversità e accettazione di essa, in tutte le sue manifestazioni. La mostra intende prospettare un sorta di auspicio al superamento di vecchi preconcetti perché si viva in un domani fatto di accettazione dell’altro quale superamento di qualsiasi tipo di “differenza”. Questa installazione, rappresenta con i suoi grandi volti occidentali, asiatici, africani, con i suoi corpi dalle trasparenze in policarbonato, un vero e proprio esercito dell’anima, ciascuno con la sua diversità, espressione di uno stato psicologico predisposto alla ricerca di una connessione empatica con il mondo che lo circonda. Le opere sembrano quasi consumarsi nel faticoso tentativo di trovare un canale di comunicazione con l’esterno e si pongono lì, davanti all’osservatore, arrovellati in una sorta di circuito fatto di annullamento e rigenerazione.
“Diversi anni fa – scrive il Vicesindaco Centi dal suo profilo social - mi innamorai delle ballerine (le duende) e dei cavalli dell’artista Davide Dall'Osso. Lo contattammo per capire se qualcosa poteva nascere a Castelfiorentino e Davide e Maria Vittoria si dimostrarono subito disponibili. Con il tempo il progetto è enormemente cresciuto grazie alle potenzialità che Davide ha intravisto nel nostro paese e in questo momento stiamo montando una delle più grandi mostre diffuse d’arte contemporanea a Castelfiorentino e una delle più grandi personali mai realizzate dall’artista. “Lo Spazio per Essere” ha un significato profondo, legato al nostro territorio, alla nostra storia, alla Via Francigena, al mondo contemporaneo e alla spiritualità interna che sta in ciascuno di noi. Per me oggi è una grande emozione, spero che tutta questa bellezza trasmetta anche a voi le stesse sensazioni vi aspetto venerdì per l’inaugurazione!”
SCHEDA
La vita artistica, così come quella personale, di Davide Dall’Osso è segnata dal ‘movimento’, caratterizzata da numerose collaborazioni, successi ed esposizioni tra cui si citano le più significative.
Diplomato come attore di prosa alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano; dopo gli studi collabora con il regista colombiano Enrique Vargas dove sperimenta la scultura come mezzo di espressione creativa. Dopo un esperienza di alcuni mesi in India nell’Ashram di Osho a Puna. Torna e viene selezionato con una Borsa di Studio per il “Corso di perfezionamento per attori professionisti” tenuto da Luca Ronconi al Teatro Argentina di Roma. Qui come attore di prosa lavora con diversi registi: Piero Maccarinelli, Carlos Martin, Thierry Salmon, Alfredo Arias, Mauro Avogadro e Luca Ronconi. È proprio negli spettacoli di Piero Maccarinelli, dove il regista crea un’alchimia fra le differenti arti, che Davide Dall’Osso riconosce un’appartenenza che lo porterà in poco tempo dall’arte attoriale a quella scultorea. Nel 2002 viene selezionato in un gruppo di sei scultori marchigiani per realizzare un’opera che verrà esposta in Piazza Olivieri a Pesaro. In questa occasione realizza il grande centauro “Elogio alla fuga”. Tra le mostre personali e collettive di rilievo possiamo citare: dal 2001 al 2007 vengono realizzate le seguenti mostre personali a Pesaro e provincia: “Il sentimento agreste”, “Isteria d’amore”, “Solstizio d’estate”, “Cielo-Uomo-Terra”, “Echi”, “Nel vento”, “Medesimi punti di vista differenti” e “Duende” a Milano. e molte altre collettive e collaborazioni tra le quali: “Millimetri” per la Biennale di Danza del 2005 al Teatro Piccolo Arsenale di Venezia e l’installazione/ performance “Alla fine del bosco” della Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Nel 2008 presenta “Duende”, mostra personale a Genova. “La giostra dell’Apocalisse”, mostra collettiva a cura di Lorella Giudici alla Rotonda della Besana, Milano. “I colori dell’estasi”, mostra collettiva a cura di Maria Rosa Pividori al ThQU Brentart, “Rolli Contemporanei”, installazione alla Loggia dei Banchi in Piazza dei Mercanti a cura di Bruna Solinas, “Onde e sabbia”, installazione site specific nella hall dell’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro. Nel 2009 “Presidio”, installazione in Piazza Duca D’Aosta e al Leoncavallo di Milano. Nel 2010 “Espirit et Fureur”, Equestria, Haras National, Tarbes, Francia.
“Le notti bianche”, installazione scenografica nel foyer del teatro i Filodrammatici, di Milano. Nel 2011
“54a Biennale Venezia” nelle città di Milano, Viterbo e Torino. “Il guscio e l’anima”, mostra collettiva alla Galleria BAD di Milano. Nel 2012 crea la “Grande Testa di cavallo”, per lo spettacolo “La Verità” della compagnia teatrale Finzi Pasca di Lugano. Nel 2013 crea opere e costumi di scena per il cantante Giovanni Lindo Ferretti per “Saga canto dei canti” Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia. Nel 2014 “Al Vento”, mostra personale presso la Biale Cerruti Art Gallery di Siena. Per lo spettacolo inaugurale delle Paralimpiadi di Sochi, realizza 650 “Ice floes”, Sochi, Russia. Nel 2015 progetta “L’Albero del cibo”, in occasione di Expo Milano. Nel 2016 “E quando il sole cade la città s’accende”, mostra collettiva presso il Complesso Museale di Palazzo Ducale a Mantova a cura di Vittorio Erlindo. “Sanremo 2016”, collaborazione alla scenografia e mostra sculture nella hall del Teatro Ariston di Sanremo per il Festival. Nel 2017 presenta “La Folla”, installazione nella Chiesa di S.Agostino a Cortona a cura della galleria Triphè di Maria Laura Perilli. “Duende”e “A cantering echo”, mostre personali a Pietrasanta a cura della Galleria Irena Kos Arte Contemporanea. Nel 2018 a Siena la mostra “E’ tempo di mettersi in ascolto” a cura di
Maurizio Vanni e organizzata dalla galleria Biale Cerruti di Siena. A Mantova nel fossato di Palazzo Ducale per l’evento Biennale Art Light installa le sculture nell’acqua.

Nel 2019 Dall’Osso è inoltre l’artista selezionato per la prestigiosa installazione nella Piazza delle Sorgenti di Bagno Vignoni e con una mostra diffusa negli spazi di Albergo Posta Marcucci, Albergo Le Terme e Hotel Adler Thermae. La mostra di Bagno Vignoni sarà visibile dal 30 Marzo al 2 Giugno 2019.

07/05/2019 10.10
Ufficio stampa Comune di Castelfiorentino


 
 


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