Nel XVII secolo il Granduca Cosimo III de' Medici volle che presso la bellissima Villa fluviale dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino venisse fondata una chiesa e un convento dell’ordine dei frati minori scalzi (francescani riformati) di San Pietro d’Alcàntara.
Il convento includeva un orto concluso, caratterizzato da un bel muro alto “quattro braccia”, con 209 fessure atte a sostenere una pergola, al cui interno erano posizionate due splendide cappelle, decorate con dipinti attribuibili all’autore Pier Dandini (1678).
Tra le scene dipinte raffiguranti i Miracoli di San Pietro di Alcàntara, il “Cristo impartisce la comunione a S.Pietro d'Alcàntara” e “la morte di San Pietro d'Alcàntara”. Al centro dell'orto è ancora visibile il “bindolo” per tirar su l'acqua dal pozzo grazie alla forza animale.
Nell'orto venivano coltivati i fiori, che servivano per la chiesa, oltre a frutti e ortaggi. Vi era anche una vasca dove il pesce d'Arno o di Pesa veniva mantenuto vivo per le necessità alimentari dei frati.
Le cappelline sono iscritte sull'artbonus al fine di cercare fondi per il restauro.
Il Comune contribuirà finanziando il progetto e il 20% dei lavori. I mecenati riceveranno dallo Stato un payback del 65% in credito d'imposta.
Info su:
https://artbonus.gov.it/cappelle-dell’orto-dei-padri-alcantarini-all’ambrogiana.html
Per donare è sufficiente un semplice bonifico!
BENEFICIARIO Comune Di Montelupo Fiorentino
IBAN IT97T0842537960000030414445
CAUSALE ArtBonus-Orto dei Padri-Codice fiscale o P. Iva del mecenate.
L'accesso all'iniziativa è libero.
"La fermatura di questo affresco rappresenta uno dei segnali concreti della nostra attenzione al patrimonio storico artistico del Comune. Abbiamo assolutamente bisogno che i montelupini si riapproprino e ci aiutino a tutelare questi beni preziosissimi, spingendo lo Stato con le proprie donazioni artbonus a investire risorse importanti a Montelupo. Per sistemare una di queste cappelline servono 60mila€. Solo 9mila€ è ciò che è realmente richiesto ai cittadini, 39mila€ li metterebbe lo Stato attraverso il credito d'imposta e 12mila€, oltre la progettazione, si è impegnato a metterli il Comune”, afferma l’assessore al patrimonio Lorenzo Nesi, che domani mattina sarà presente assieme alle restauratrici.