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Redazione di Met
Allevamento barboncini Toy a Prato
Sopralluogo delle Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali
Prosegue il controllo sugli allevamenti di cani nel Comune di Prato da parte della Sezione Investigativa Speciale per la Tutela degli Animali (S.I.S.T.A.) del Nucleo Guardie Zoofile ENPA nelle attività di collaborazione con il Comando della Polizia Municipale di Prato con il quale è stata stipulata apposita convenzione e con la USL Toscana Centro, Servizi Veterinari di Prato.

Il caso in oggetto era stato trasmesso dal Comando della P.M. di Prato riguardo a un allevamento di cani barboncini Toy nella zona di Prato Est, dove all’interno di una villa vi era un allevamento di cuccioli, pubblicizzato anche sui siti internet.

Dalle indagini esperite è stato individuato il luogo di detenzione dei cani e accertato che vi erano stabulati sia nell’appartamento che nell’area circostante della villa n. 17 barboncini di razza Toy, cani adulti da riproduzione che erano in buone condizioni sia fisiche che di stabulazione, più un rottweiler e un labrador, al momento non vi erano cuccioli. Nel luogo è stato rilevato un box dotato di lampada a raggi infrarossi per la stabulazione delle fattrici e dei cuccioli.

Nell’ambito del controllo il titolare dell’allevamento si giustificava dicendo che era tutto a livello amatoriale e non aveva necessità delle relative autorizzazioni previste per la detenzione di un numero elevato di cani.

Gli Agenti della “Sezione Investigativa Speciale per la Tutela Animali” del Nucleo Guardie Zoofile ENPA, hanno verificato tramite la ASL Servizi veterinari di Prato che la persona aveva intestato e iscritto a suo carico circa 44 cani in prevalenza di razza “barboncino Toy”.

Dalla verifica delle relative autorizzazioni del Comune e della ASL Toscana Centro, Servizi Veterinari, inerenti la concentrazione di animali ivi stabulati, risultava che il titolare non aveva adempiuto alla regolarizzazione prevista dal Regolamento di Polizia Veterinaria inerente l’ingente concertazione di cani nonché per le carenze igienico sanitarie previste dalla normativa, per tale violazione è stata successivamente contestata la corrispondente sanzione amministrativa.

Gli accertamenti eseguiti dagli investigatori hanno portato alla scoperta di un vero e proprio commercio “on line” di cani di razza “barboncino Toy”, molto ricercati dalle persone come cani da compagnia il cui prezzo si aggira, più o meno, su €. 2.000,00 cadauno.

Inoltre i controlli successivi sono stati effettuati sul movimento dei cani a lui intestati mediante il riscontro dei microchip tramite la ASL Servizi Veterinari di Prato, che risultavano nella maggior parte ceduti/venduti a persone non identificate in altre regioni e non cancellati dal Registro dell’Anagrafe Canina della Regione Toscana.

Ulteriormente veniva appurato, che alcuni dei cani provenivano da paesi Comunitari e extra Comunitari: Cina, Russia come documentato dai passaporti in loro possesso, ma regolarmente iscritti nel Registro dell’Anagrafe canina della Regione Toscana.

La somma delle 7 violazioni accertate è stata di €. 3.700,00 i cui verbali sono stati trasmessi per competenza al Comando della Polizia Municipale di Prato.

13/11/2019 17.27
Redazione di Met


 
 


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