L’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus concede il bis. È stata ripresa, infatti, l’esperienza avviata l’anno scorso nelle scuole cittadine per parlare di lettere e posta con i giovanissimi. È uno dei laboratori inseriti nel piano per l’offerta formativa sottoscritto dal Comune attraverso gli assessorati a cultura e cittadinanza da una parte, istruzione pubblica, pari opportunità e memoria dall’altra.
“Visto il periodo -spiega il vicedirettore, Deborah Cecchi, che sta seguendo direttamente il progetto- i nostri volontari si focalizzeranno su un’attività classica: la letterina diretta a Babbo Natale, proposta ai bambini che frequentano l’ultimo anno alla scuola dell’infanzia o i primi due della primaria. Il percorso prevede una coppia di incontri da due ore ciascuno: nel primo si predispone la missiva, disegnata o scritta e poi colorata. Nel secondo appuntamento si toccano da vicino i temi della postalità: ovvero realizzare la busta, creare e colorare il francobollo, imbucare il tutto nell’apposita cassetta con destinazione polo Nord. I mittenti poi riceveranno quanto spedito con il timbro di approvazione applicato da Santa Claus in persona”. Già hanno aderito sei classi per un totale di circa cento piccoli.
Il costo è di 3,00 euro a partecipante.
Per informazioni e prenotazioni:
deborahcecchi@gmail.com, telefono 347.94.49.654
L’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”
L'Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” (www.issp.po.it), ora organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37.
Diverse le attività che propone nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista, oggi semestrale, “Archivio per la storia postale - comunicazioni e società”.
Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che già ha fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore dell'Esercito.
In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un catalogo anche on-line all’indirizzo
http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/.