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Comune di Vinci
Un viaggio virtuale nei disegni di Leonardo: la nuova mostra a Vinci
Inaugurata l’esposizione “Leonardo, anatomia dei disegni” al Museo Leonardiano
Un viaggio virtuale in cinque dei più famosi disegni di Leonardo. Una vera e propria esplorazione in 3D della tecnica e del tratto del Genio. È la mostra “Leonardo, anatomia dei disegni”, che verrà inaugurata sabato 22 febbraio alle ore 11 nel castello dei Conti Guidi, sede del Museo Leonardiano a Vinci, all’interno della Sala del Podestà.

La mostra, organizzata dall'Amministrazione comunale di Vinci, Museo Leonardiano e Biblioteca Leonardiana e curata da Pietro Marani, è nata dalla collaborazione con un team di ricerca del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, guidato da Marco Gaiani e Fabrizio Ivan Apollonio, che ha realizzato un nuovo strumento digitale, Insight Leonardo (ISLe), in grado di esplorare antichi disegni originali, riproducendone accuratamente i dettagli grazie alla risoluzione in 4K, e di portare alla luce aspetti nuovi sull'arte e la tecnica di disegno e scrittura di Leonardo.

In esposizione nei touchscreen da 55 pollici cinque fondamentali disegni di Leonardo, tra i quali il celeberrimo “Uomo Vitruviano” e il “Paesaggio” del 1473, mostrati attraverso l'applicativo ISLe che consente di guidare il visitatore nella dimensione virtuale dell’opera leonardiana.

Ad accompagnare i visitatori in questo suggestivo percorso, ci saranno anche alcuni documenti custoditi nella Biblioteca Leonardiana di Vinci, il centro di ricerca e documentazione sugli studi leonardiani. La selezione dei volumi in mostra intende suggerire il contesto culturale nel quale ebbero origine i disegni di Leonardo presentati in questa esposizione.

Fra questi spicca il prezioso manoscritto settecentesco del Trattato della pittura, appartenente alla Raccolta Vinciana Uzielli, apografo che testimonia la fortuna della tradizione di questo Trattato, basato sulla compilazione postuma di annotazioni e teorie sulla pittura tratte dai manoscritti di Leonardo, molto probabilmente ad opera dell’allievo Francesco Melzi. Accanto all'editio princeps del Trattato della pittura del 1651, una serie di rare riproduzioni facsimilari di opere quattro-cinquecentesche di Roberto Valturio (De re militari), Vitruvio (De architectura), Luca Pacioli (De divina proporzione), nonché un’esemplare del terzo volume delle Vite di Giorgio Vasari nell’edizione fiorentina del 1771, contenente la Vita di Lionardo da Vinci pittore, e scultore fiorentino.

“Il Comune di Vinci, insieme al Museo Leonardiano, continua a offrire nuove esperienze di visita del grande patrimonio artistico e scientifico che ci ha lasciato il Genio - evidenzia il vicesindaco con delega alla Cultura e all'Innovazione, Sara Iallorenzi - Tutto questo grazie anche agli importanti investimenti fatti negli ultimi anni nella cultura e, di pari passo, nell'innovazione tecnologica. Questa mostra è inoltre l'occasione per valorizzare alcuni volumi e un prezioso manoscritto facenti parte della collezione della Biblioteca Leonardiana, patrimonio del Comune di Vinci”.

“Con questa mostra, frutto della prestigiosa collaborazione con l'Università di Bologna e con Pietro Marani, curatore dell'esposizione - afferma la direttrice del Museo Leonardiano e della Biblioteca Leonardiana, Roberta Barsanti - Il Museo prosegue nel suo intento di proporre nuovi strumenti di ricerca e di indagine dell'opera leonardiana mediante avanzati dispositivi digitali che consentono al visitatore di rapportarsi in maniera nuova con i disegni di Leonardo. Queste riproduzioni ad altissima risoluzione permettono letteralmente di navigare nei disegni e di vedere tratti e figure che a occhio nudo sarebbero impossibili da notare. A fianco di esse, ci saranno i volumi a stampa e i manoscritti provenienti dalla Biblioteca Leonardiana, che offriranno ai visitatori uno sguardo ulteriore sull'universo di Leonardo”.

“Analizzare i disegni di Leonardo con questa nuova tecnologia rappresenta un reale avanzamento delle nostre conoscenze sulle modalità esecutive adottate da Leonardo - afferma Marani - i tipi di carta, i diversi media (punte metalliche, pietre colorate) e i differenti inchiostri usati da Leonardo, messi in evidenza da questo tipo di indagine, consentono una vera ‘anatomia’ dei suoi disegni da cui conseguono nuove precisazioni in termini di cronologia e di puntualizzazione delle varie fasi esecutive, di cui evidenziano cambiamenti, pentimenti e soluzioni finali. Queste indagini e rilevazioni possono inoltre sostituire, talvolta, una ripetuta manipolazione e uso degli originali, salvaguardandone la miglior conservazione”.

“L’Università di Bologna - dichiara il rettore Francesco Ubertini – è orgogliosa di poter esere presente nella terra di Leonardo con questa mostra, frutto di una collaborazione con il Museo Leonardiano del Comune di Vinci e con il Politecnico di Milano. Il bellissimo e prestigioso allestimento nella Sala del Podestà del castello dei Conti Guidi conferisce una nuova luce alle applicazioni già presentate con grande successo a Bologna dal nostro Sistema Museale di Ateneo. Questa mostra, pur in assenza dei disegni originali, consente di comprendere il modus operandi e di formazione del sapere di Leonardo: probabilmente colui che meglio rappresenta il paradigma della cultura contemporanea, capace di mettere in relazione le conoscenze nei vari campi del sapere e l’analicità del metodo d’indagine con uno sguardo ampio e al contempo profondo”.

22/02/2020 19.12
Comune di Vinci


 
 


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