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Dopo una settimana di lavoro durante la quale sono cambiati più volte anche gli scenari oggi tutte le parti sociali hanno firmato il Patto d'intesa per il contrasto del contagio a Prato, primo importante tassello per la riapertura delle aziende del distretto tessile. "Questo è il modo giusto di procedere, con un lavoro istituzionale, nel rispetto della situazione di emergenza sanitaria in cui siamo, affinché le imprese del nostro territorio possano riaprire quanto prima garantendo al contempo quello che è la necessità primaria, la tutela dei lavoratori - sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Adesso è però necessario, come sollecitato anche dal Presidente Rossi, che il Governo prenda subito una decisione che autorizzi la riapertura delle aziende del comparto tessile quanto prima. I numeri del contagio a Prato continuano ad essere stabili e limitati rispetto ad altre realtà, credo che si possa lavorare alla luce di questo patto d'intesa per fissare regole condivise che comunque consentano gradualmente al distretto di ripartire in piena sicurezza".

Il patto appena firmato è frutto di un lavoro unitario, serio e condiviso che il Comune ha accompagnato e sostenuto sin dall'inizio: "In questi ultimi giorni mentre le associazioni di categoria e i sindacati si confrontavano per cercare una sintesi tra i diversi punti di vista, per arrivare al fine condiviso di far ripartire il motore economico della città, intorno gli scenari sono mutati più volte, tra iniziative estemporanee di singoli alla vicenda di Biella che ha aperto e chiuso nel giro di 12 ore - spiega l'assessore allo Sviluppo Economico Benedetta Squittieri -. Davanti a un lavoro così costruttivo come quello portato avanti dal tavolo ci auguriamo una pronta e positiva risposta dal Governo, nella consapevolezza che aspettare il 4 maggio rischia di mettere a repentaglio il futuro del manifatturiero tessile non solo pratese, ma anche dell'intero Paese".