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Comune di San Casciano
SanCasciano. Voto unanime per la mozione a sostegno delle donne vittime di violenza
La Commissione consiliare sulle Pari opportunità è al lavoro sulle problematiche di genere legate alla crisi epidemiologica. La consigliera comunale Paola Malacarne: “l’obiettivo è rafforzare la campagna di informazione e promuovere la diffusione capillare dei numeri e dei centri utili per il sostegno alle vittime di violenza”
Ha incassato il voto unanime del Consiglio comunale di San Casciano la mozione presentata dal gruppo di maggioranza con l’obiettivo di rafforzare la campagna di informazione e promuovere la diffusione capillare dei numeri e dei centri utili per il sostegno alle vittime di violenza. E’ uno dei temi su cui la commissione consiliare, la prima del Chianti incentrata sulle Pari opportunità, sta lavorando nell’ambito del nuovo organo istituzionale che si è istituito nel corso dell’inverno. Tanti gli argomenti analizzati e condivisi nel corso dell’apertura dei lavori della commissione che nei giorni scorsi si è riunita per definire un piano programmatico di azioni e interventi nelle diverse problematiche legate al Covid tra cui la perdita del lavoro connessa all’aumento della precarietà, la regressione psicologica, lo smartworking, l’interruzione volontaria gravidanza, la violenza di genere.

“Ci siamo riuniti allo scopo di elaborare una progettazione sulle varie dimensioni della vita femminile nell’ ottica della tutela dei diritti e delle parità di genere - dichiara la consigliera comunale, nonché presidente della Commissione consiliare Paola Malacarne, - l’intento è quello di identificare i fattori di rischio e ipotizzare azioni di prevenzione, contrasto, controllo e contenimento degli effetti legati alla Pandemia”. Tra le ripercussioni più evidenti quella relativa alla dimensione professionale. “L’impatto negativo che la crisi epidemiologica ha e avrà per i soggetti più fragili -continua Paola Malacarne - tocca sicuramente chi lavora nelle forme di precariato ed è noto che i settori dove prevalgono forme di lavoro precario sono ad alta densità femminile. In una prospettata contrazione occupazionale il rischio è che cresca ancora di più il divario di genere, soprattutto in Italia dove i livelli di occupazione femminile sono tra i più bassi d'Europa”.

“L’aumentata precarietà del lavoro - conclude Malacarne - incrementa lo stato di dipendenza economica, una criticità che agisce psicologicamente agisce sul senso di impotenza e autoderminazione della donna, bloccando le spinte autonome a muoversi per allontanarsi dalla situazione patologica subita. Non dimentichiamo che la violenza del partner fa leva proprio sulla disistima della donna. Per questa ragione sono necessari interventi e punti di riferimento che stimolino le donne a chiedere aiuto e ad uscire dal tunnel della violenza”.

10/06/2020 8.14
Comune di San Casciano


 
 


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