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Regione Toscana
Sant'Apollonia, orario contingentato per la presenza della mensa universitaria
Lo ha detto la vicepresidente della Giunta regionale, Monica Barni, rispondendo a un'interrogazione di Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì-Toscana a Sinistra. Si valuta anche la riapertura del Chiostro della Badessa
"Poiché il complesso di Sant'Apollonia ospita la mensa universitaria, ciò impone, a causa delle limitazioni per l'emergenza sanitaria, il rispetto di un orario contingentato. Riguardo alla riapertura del Chiostro della Badessa alla sua frequentazione libera, la necessità è emersa dal processo partecipato che si è concluso nell'ottobre 2019 e la Giunta darà all'Azienda regionale per il diritto allo studio indicazioni affinché il progettista selezionato tanga nel debito conto questa esigenza". Lo ha detto la vicepresidente della Giunta regionale, Monica Barni, rispondendo a una interrogazione dei consiglieri del gruppo Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, con la quale chiedevano un intervento del governo regionale per garantire la riapertura, per tutto l'arco della giornata, del complesso di Sant'Apollonia e del Chiostro della Badessa, situato all'interno del complesso stesso, per restituire spazi di aggregazione culturale e di incontro ai cittadini del quartiere San Lorenzo e a tutti coloro che frequentano lo spazio delle attività culturali de La Polveriera.

Il consigliere Fattori si è dichiarato soddisfatto della risposta. "Siamo felici che la riapertura del Chiostro della Badessa sia considerata una priorità - ha detto - ma si tratta di capire cosa sia possibile fare in tempi ragionevoli". Fattori si è invece detto "perplesso" riguardo al mantenimento "degli orari contingentati per l'accesso al complesso di Sant'Apollonia a causa della presenza della mensa universitaria. Si riaprono gli stadi e le biblioteche - ha sottolineato - e invece ci si pongono limiti riguardo alle mense e alle attività culturali non commerciali". Per questo motivo, ha chiesto che si "valutino per ampliare l'orario di apertura, per tornare alla normalità così come è avvenuto in tante attività non essenziali". Fatto ha concluso la sua replica sottolineando che l'associazione La Polveriera ha avuto il merito, durante la fase dell'emergenza sanitaria, pur dovendosi trasferire presso una sede sindacale, di portare avanti "il progetto di sostegno alimentare grazie al quale sono state aiutate circa 200 famiglie".

30/06/2020 21.03
Regione Toscana


 
 


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